di Antonello Gregorini
Poetto 2015.
Oggi ho ospite un collega siciliano.
Mi sarebbe piaciuto portarlo a vedere i nostri otto chilometri di spiaggia urbana.
Questa foto l’ho scattata ieri sera alle 19 alla quarta fermata nel corso di una passeggiata di fine giornata con il mio ragazzino.
Come vedete la situazione è deprimente e io oggi non porterò il mio ospite perché mi vergogno.
Non penso tuttavia che sia “colpadiZedda” perché conosco le vicende cittadine e conosco i miei concittadini.
La colpa è di tutti noi che non siamo capaci di tenere pulito un luogo e di valorizzarne le immense potenzialità: per ignavia e scarso senso civico.
Semplicemente non ci crediamo o, meglio, non esiste una narrazione e un ordine cittadino che ci porti a credere che sarebbe invece possibile stare uniti per migliorare, per un futuro migliore.
Ora tocca a noi dovrebbe essere inteso come NOI tutti e non come NOI partito, classe, generazione o quant’altro di limitato e limitante.
Semplicemente










