Via Crespellani, vero cuore di Mulinu Becciu, proprio di fronte al comando della Polizia Municipale, sotto i portici, dove ci sono peraltro alcune attività commerciali che operano. Un viavai continuo, in quella pizzeria “insospettabile” , la Quattro Mori, con padre e figlio che gestivano un market dello spaccio di stupefacenti, attività incentrata con il rifornimento di pusher e spacciatori della zona.
I poliziotti della Squadra Mobile, coordinati dal dirigente Alfredo Fabbrocini, tenevano d’occhio già da tempo quel che accadeva in quella zona, poi sono andati dritti, a colpo sicuro e dentro il locale con le opportune perquisizioni, hanno rinvenuto il materiale che ha incastrato Giuseppe Daniele e Fabrizio Ruggeri, rispettivamente padre e figlio, di 38 e 18 anni, gestori della pizzeria.
DROGA E BILANCINI. Materiale necessario per il confezionamento in dosi dello stupefacente: nel locale interno adibito a cucina e zona frigoriferi, dove sono stati trovati due bilancini di precisione con evidenti tracce di cocaina. Poi a Pirri, stessa “scena”, gli agenti hanno recuperato altro stupefacente, ancora tutto il materiale per il confezionamento denaro (una somma di 2625 euro), tutto nascosto nella camera del padre, un involucro in cellophane trasparente sigillato con del nastro carta con all’interno sostanza cristallizzata bianca.
INDAGINI E PERQUISIZIONI. Quel che sta accadendo tra San Michele, Is Mirrionis e Mulinu Becciu, è tracciato e schematizzato sulle relazioni cartacee della Questura, inviate alla Procura della Repubblica: la rete dello spaccio sta subendo una morsa considerevole, il questore Danilo Vito Gagliardi e i suoi collaboratori, stanno dando risposte concrete ai cittadini in termini di constrasto e lotta allo spaccio: agli stessi residenti dei palazzi condominiali stufi ed esasperati per il continuo e costante mercato illegale allestito tra garage, appartamenti e tuguri: tra via Premuda, Timavo e Seruci per poi arrivare fino al quartiere popolare a Mulinu Becciu c’è di tutto insomma, dall’eroina per i tossicomani alle droghe più costose e “pesanti”, marijuana, hashish, cocaina e denaro, quest’ultimo in quantità poderosa.











