Troppo vicini alle panchine: il Comune mette un limite a tavolini e ombrelloni in piazza Savoia. E per i residenti, che da tempo avevano denunciato il problema, è una vittoria.
Si fa dura la linea dell’amministrazione contro la movida a Marina e Stampace. Il lungo braccio di ferro con la Regione sugli orari, nato dopo le pressioni del comitato “Rumore no grazie”, ha innescato una svolta negli uffici che ora si muovono con maggiore severità. I tempi dei rilasci delle concessioni facili di suolo pubblico sono finiti. E la stretta sui tavolini è partita.
Sono state colpite i due luoghi simbolo della movida cagliaritana. Prima piazza Yenne a Stampace e ora piazza Savoia, storico cuore pulsante della vita notturna nella Marina.
Il no del Suap è a una nuova concessione richiesta dal Mana’Manà. Il noto locale occupa da tempo una porzione della piazza con tavolini e sedie. E nell’aprile scorso presenta una nuova richiesta: altri 10 mq di piazza Savoia per il posizionamento di ombrelloni, tavolini e sedie. In pratica l’ambizione era quella di estendere l’attività imprenditoriale allo spazio occupato fino a poco tempo fa dall’Ampurias, storico locale notturno di via Savoia, chiuso recentemente.
Ma l’iniziativa si è bloccata davanti al no degli uffici comunali, arrivato qualche giorno fa. Decisivo il parere sfavorevole all’occupazione del suolo pubblico rilasciato dal servizio Mobilità che evidenzia come “il posizionamento di tali strutture non rispetta la distanza minima dalle panchine come richiesto dal regolamento approvato” nel marzo 2016.
In pratica i tavolini non consentivano l’utilizzo delle panchine ai residenti (che da tempo denunciavano l’insostenibilità della situazione). In pratica gli spazi occupati dall’Ampurias resteranno liberi per sempre e il Mana’Manà continuerà posizionare i tavolini dove ha sempre fatto. Chi festeggia sono i residenti che potranno nuovamente accomodarsi nelle sedute della piazza.