La sbarra automatica si alza, in media, ogni 2 minuti e mezzo in una classica ora di punta – le 12:30 – di un’altrettanto classica giornata lavorativa. Il parcheggio delle Ferrovie dello Stato, in piazza Matteotti, gode di ottima salute: 791 stalli, un via vai di automobili quasi continuo. C’è chi paga un euro per parcheggiare sessanta minuti, chi dieci per avere la sicurezza di uno stallo per un giorno intero, ma c’è anche chi paga un abbonamento settimanale o mensile. È una posizione che fa gola, quella del parcheggio accanto alla stazione dei treni: infatti, c’è ancora un braccio di ferro tra Regione e Ferrovie sulla sua gestione, ma non ci sono sviluppi recenti.
Nessuna nuova nemmeno sul progetto, finora solo pensato, dal Comune, di stravolgere l’intera viabilità della zona proprio davanti a palazzo Bacaredda. Nei desideri del sindaco Massimo Zedda ci sono una piazza Matteotti con i quattro lati chiusi alle automobili e l’abbattimento della vecchia stazione degli autobus dell’Arst. Ragionamenti, solo ragionamenti: prima bisogna attendere il passaggio della metropolitana leggera in via Roma e vedere, a livello di viabilità, quale sarà l’andazzo. Alla base di tutto, in un futuro ancora privo di una data sul calendario, c’è il maxi progetto del centro intermodale.









