Sono stati condannati entrambi a 19 anni e quattro mesi di carcere, sfruttando il rito abbreviato, Brian e Rubens Carta, la coppia di fratelli trentenni che a febbraio dell’anno scorso hanno ucciso il pensionato Antonio Porcu, a Ghilarza. I due, stando all’accusa, sapevano perfettamente dove abitava l’anziano e avevano intenzione di svaligiare la casa. Sorpresi da Porcu, l’hanno bloccato e riempito di botte: calci e pugni, in grossa quantità come appurato dal medico legale, che gli hanno causato la morte. Un delitto atroce, maturato in un contesto di rapina che è degenerata. I fratelli Carta è emerso che conoscessero alla perfezione la vittima e che, quindi, sapessero che il povero Tonino Porcu potesse avere un bel po’ di denaro messo da parte. Qualche mese prima dell’omicidio, i ladri erano entrati in un’altra casa in cui viveva l’anziano.
Oggi la sentenza del gup del tribunale di Oristano, Marco Mascia, alla fine della seconda udienza con rito abbreviato. Una pena di poco inferiore rispetto a quella richiesta dal pm Marco De Crescenzo.












