Allarme pediatri a Cagliari. “Migliaia di bambini e bambine restano senza assistenza”. La denuncia è di Giulia Andreozzi, consigliera comunale del gruppo Possibile. Andreozzi parla del pensionamento di altre 2 pediatre a Cagliari. Un’altra, “sempre inaspettatamente”, andrà in pensione a fine gennaio. Si tratta di pediatre che avevano in carico ciascuna oltre mille pazienti e i loro pensionamenti seguono quelli di altri colleghi e colleghe negli ultimi anni.
“Diverse famiglie si sono mosse per tempo, per evitare di arrivare al 31 dicembre e trovarsi senza pediatra”, spiega la consigliera, “la risposta alle email inviate (a differenza di quanto accade per il medico di medicina generale, per la scelta del pediatra non si può usare lo spid o il fascicolo sanitario dei bambini, ma solo recarsi di persona in via Romagna o mandare un’email all’ufficio competente) fu che tutti i pediatri erano massimalisti e le famiglie avrebbero dovuto tenersi il proprio pediatra, anche se prossimo alla pensione.
Ora il 31 dicembre è passato migliaia di altre famiglie di Cagliari sono senza pediatra. Non ci sono sostituti e non ci sono pediatri disponibili in tutta la città, nemmeno tra quelli massimalisti. Si potrebbe trovare qualche disponibilità tra i pediatri dell’hinterland, che sono comunque massimalisti: c’è la possibilità che qualcuno di loro accetti nomine in deroga al massimale per pazienti privi di assistenza. Stiamo parlando di pediatri allo stremo, che già seguono centinaia di pazienti oltre quello che dovrebbe essere il numero ritenuto accettabile per garantire un’assistenza degna di questo nome ai pazienti e spazi residui di vita privata a loro. E in ogni caso, il numero di pazienti rimasto scoperto è troppo elevato perché possa essere assorbito da queste disponibilità.
A quanto pare non ci sarebbero pediatri da nominare. Non so se questo sia vero e nemmeno mi interessa. Mi interessa che qualcuno abbia lasciato che arrivasse questo momento, in cui i pediatri della città vanno in pensione e quelli che restano non possono accogliere altri pazienti”.
Secondo la consigliera migliaia di bambini e bambine non avranno un punto di riferimento: “chi potrà si pagherà visite private, chi non potrà, intaserà il pronto soccorso pediatrico o rinuncerà alle cure. Parliamo di madri e neonati non assistiti nell’avvio dell’allattamento, di bambini con malattie croniche che non avranno le ricette per i farmaci, di visite annuali (fondamentali per la prevenzione e la verifica del corretto sviluppo dei bambini) che salteranno, di bambini che non potranno rientrare a scuola dopo una malattia perché nessuno farà loro un certificato.
Ho presentato, insieme agli altri consiglieri e consigliere di minoranza un ordine del giorno per chiedere al Sindaco di Cagliari di attivarsi con estrema urgenza con la ASL e con la Regione per trovare una soluzione a questa ennesima dimostrazione dello stato di degrado della sanità sarda”.
L’avviso di cui sopra non ha avuto alcun riscontro, pertanto si è provveduto ad assicurare l’assistenza ai bambini in carico alle due Pediatre con gli altri Pediatri dell’ambito territoriale di appartenenza. L’assistenza è assolutamente garantita per tutti i bambini ancora in carico alle due Pediatre.
– in presenza, il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 08.30 alle ore 11.00 (vista la situazione, verranno consegnati fino ad un massimo di 150 numeri);
– tramite e-mail all’indirizzo [email protected]











