Forse non tutti lo sanno, ma se un automobilista prende tre multe nell’arco di un anno, con la decurtazione di almeno cinque punti ciascuna, può essere costretto a sostenere nuovamente l’esame di idoneità tecnica, previsto dalla revisione del proprio certificato di guida. Questo, anzitutto, sta scritto nel codice della strada, ma lo confermano anche le recenti sentenze del tribunale amministrativo del Veneto. Pertanto, gli automobilisti indisciplinati devono prestare molta attenzione perché se accumulano tre contravvenzioni nell’arco di dodici mesi saranno costretti a sostenere una seconda volta l’esame di guida. Pertanto, non è solo chi esaurisce i punti ad essere obbligato a tornare a scuola guida, ma anche chi, a seguito di una prima contravvenzione comportante la decurtazione di almeno cinque punti, ne commette nei successivi 12 mesi altre due, con la sanzione accessoria dello stesso punteggio. A stabilirlo è il Codice della strada, recentemente ricordato dalla sentenza n. 1194 dell’11 novembre 2015, del Tar Veneto, con cui il giudice ha redarguito tutti gli automobilisti che commettono trasgressioni seriali al Codice della strada. Il giudice ha poi ricordato che seppure si possiedono tutti e 20 i punti della patente è sufficiente perderne 15 nell’arco di un anno per obbligare il conducente trasgressore alla revisione della patente. Tra l’altro, in questi casi la legge prevede che il titolare della patente venga anche sottoposto alla relativa visita medica e al conseguente esame di idoneità tecnica.












