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Parte anche in Sardegna l’azione legale del Codacons a tutela degli insegnanti di religione, “dimenticati dalla Ministra dell’istruzione Azzolina e ingiustamente esclusi dal concorso ordinario nella scuola secondaria”.
Come noto, lo scorso 28 aprile è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Bando di indizione del Concorso ordinario, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento del personale docente per posti comuni e di sostegno nella scuola secondaria di primo e secondo grado. Tale bando ha espressamente consentito la partecipazione anche ai docenti già assunti a tempo indeterminato non in possesso del requisito dei 24 CFU in discipline psicopedagogiche e metodologie didattiche di cui al DM 616/2017.
“Al momento di completare la domanda, tuttavia, i docenti di religione cattolica, passati di ruolo in forza del superamento del concorso ordinario del 2004, hanno scoperto che il menu a tendina presente nel sistema di “Istanze on line” non permette di inserire il suddetto titolo, riguardante appunto la procedura concorsuale per l’immissione in ruolo degli insegnanti di religione cattolica.
Una discriminazione intollerabile e contraria alle leggi vigenti che porterà ora anche in Sardegna ad un ricorso collettivo dinanzi al Tar del Lazio finalizzato ad estendere la partecipazione al concorso anche ai docenti della regione in possesso di abilitazione all’insegnamento della religione cattolica ingiustamente esclusi, in ossequio ai principi di uguaglianza e di buon andamento della pubblica amministrazione, di cui agli artt. 3 e 97 Cost.
Tutti gli insegnanti di religione della Sardegna devono intanto presentare la domanda di partecipazione al concorso con raccomandata a/r o pec entro il 31 luglio 2020: in loro favore il Codacons ha pubblicato il modulo di domanda che può essere scaricato alla pagina https://codacons.it/insegnanti-religione/
I docenti che volessero ottenere assistenza e informazioni possono contattare il numero 89349955″, sostiene il Codacons.