Un vero e proprio gioiello creato dalla natura, un ampio parco immerso nel verde e invidiato da tanti altri centri che non dispongono di uno spazio così ampio dove camminare, allenarsi e respirare aria pulita.
“Dopo alcuni decenni, l’area esterna al parco sarà oggetto di un intervento per il suo recupero grazie a due finanziamenti RAS.
Ricerca scientifica, educazione ambientale, svago, sport, attività ricreative e ricettive, etc, sono tutti obiettivi che, in un programma di conservazione dell’aspetto naturalistico del bosco, sono oggetto di attenta valutazione e inseriti nella proposta di sviluppo territoriale dell’area parco. La messa in sicurezza rappresenta ad oggi l’obiettivo prioritario da perseguire per garantire l’incolumità pubblica ai fini della piena accessibilità e fruibilità da parte dei cittadini frequentatori”. Non solo: “La tutela dell’area boscata finalizzata alla sua salvaguardia alla conservazione del suo valore botanico, ecologico e naturalistico rappresentano ad oggi un altro importante passo
che l’Amministrazione comunale intende perseguire e intende farlo anche tramite iniziative di approfondimento e di valutazione sulle opportunità derivanti, ad esempio, dall’istituzione dell’area RIN, qualora la stessa area boscata ne possieda i requisiti”.
L’Amministrazione comunale, in questi ultimi mesi, ha pianificato una serie di attività, di cui l’ultima l’apertura di un tavolo tecnico con referenti altamente qualificati, aventi l’obiettivo di trovare il giusto compromesso tra il raggiungimento di un elevato standard di sicurezza per i fruitori del parco e la salvaguardia la conservazione del valore, botanico, ecologico e naturalistico del bosco nonché dell’intero parco di Pixinortu. “Riaprire e rivivere il parco non può avvenire senza una sua messa in sicurezza. L’eliminazione dei soggetti morti, malati e pericolosi per l’incolumità pubblica è un intervento obbligatorio e prioritario”.
A luglio erano stati sospesi i lavori di riqualificazione del parco urbano, l’intera area boscata ad alto fusto si estende su una superficie di circa 5 ettari ed è attualmente interdetta al pubblico per motivi di sicurezza, “in quanto il pericolo di sviluppo di incendi e la massiccia e diffusa presenza di alberi instabili e spezzati, rappresentano serio pericolo per l’incolumità e sicurezza delle persone” aveva spiegato il sindaco. “Gli interventi – attesi e auspicati da tutti – indispensabili per mettere in sicurezza l’area boschiva e permettere la sua pubblica fruizione, a fine giugno hanno visto l’avvio della prima fase”.
Per verificare le attività di taglio a cura della ditta forestale autorizzata sono stati effettuati diversi sopralluoghi che hanno evidenziato che, in virtù dell’intervento di diradamento in loco degli alberi, prevalentemente pioppi, iniziato su un’area circoscritta a ridosso di quella percorsa da incendio doloso avvenuto la scorsa estate, il numero degli alberi da battere cedeva quello previsto in fase progettuale.
“Le cause di questo sono dovute al fatto che in corso d’opera il numero degli alberi pericolosi, per via del loro stato di salute, sembra essere superiore a quanto previsto in fase progettuale. Di conseguenza, continuando con la stessa metodologia, il rischio di vedere superata la percentuale autorizzata di prelievo delle piante in piedi su tutta l’estensione dell’area boschiva, e non solo in quella circoscritta sopracitata, è molto alto”. Il risultato finale potrà garantire la messa in sicurezza dell’area boschiva, che sarebbe comunque raggiunta, ma non garantirebbe in modo adeguato l’aspetto conservativo del bosco “che per tutti noi è altrettanto importante”.











