La storia di viale Sant’Avendrace è la storia del più clamoroso fallimento politico e gestionale nella storia di Cagliari degli ultimi decenni. Dove oggi entrano i ladri e fanno razzie, nella Cagliari insicura di Paolo Truzzu, c’è una storia emblematica che la leader Giorgia Meloni dovrà sapere: un clamoroso errore politico, la strada leader della periferia di Cagliari in ostaggio per un anno e mezzo per colpa di un cantiere sbagliato. Perchè il sindaco espressione di Fdi è coinvolto in regia. C’era una volta il senso unico: un sondaggio trionfalmente lanciato dal primo cittadino con gli abitanti. Lo volete il senso unico in viale Sant’Avedrace? Il vero concetto era: dai dite sì, sacrifichiamo un po’ di parcheggi ma in fondo andrà meglio. In fondo a cosa? In fondo al nulla. Un anno dopo, insieme a lavori pubblici in corso che hanno ingabbiato ristoranti e negozi, il dietrofront: sindaco e Regione ammettono che i progettisti hanno sbagliato.
Come? Cioè? Si è scoperto che col senso unico la strada sarebbe diventata troppo stretta. Quindi, per capirci, non c’era spazio per fare passare gli autobus di Ctm e Arst. in un viale strategico nella viabilità cagliaritana. Come? Cosa? Ehm, abbiamo sbagliato. Tutto da rifare. Edoardo Tocco, presidente del consiglio comunale, re dei voti nel quartiere, non in sintonia col sindaco, tutti aspettano che torni a battagliare. Nel frattempo in viale Sant’Avendrace non solo è calato il silenzio. Domina la droga. La prostituzione. Dominano i ladri, indisturbati, che nella notte di Ferragosto hanno svaligiato senza alcun disturbo la mitica trattoria Vecchia Cagliari. Il ristoratore più noto, Luciano Incani, ha gettato la spugna e ha chiuso. Viale Sant’ Avendrace è in ostaggio, nell’indifferenza del sindaco, mentre anche alla Marina domina la violenza e la malamovida. D’altronde la Cagliari borghese è lontana, ma le periferie sono abbandonate. E’ la prima volta dopo tanti anni che si scopre la paura di girare per le strade: le ragazze, in particolare, hanno paura di girare sole per Cagliari. Tra spacciatori, senzatetto, barboni, tossicodipendenti, maniaci, o come a Sant’Avendrace bande di ladri di professione che hanno messo un quartiere in ginocchio. Questa è la Cagliari di Paolo Truzzu, il sindaco di centrodestra che ha perso la partita in casa: la sicurezza a Cagliari. A Marina regnano la droga e la malamovida, nel quartiere reso un gioiello da Massimo Zedda. A Sant’Avendrace, che forse nella mente dei politici conta poco, la gente ha perso il sentimento più magico: la speranza. Il sindaco aveva promesso in campagna elettorale che piazza del Carmine sarebbe tornata la piazza delle famiglie e dei bambini. Sognava di diventare Delogu. Povero Delogu,









