E’ nato ufficialmente all’inizio dell’anno scolastico, e i primi frutti iniziano a vedersi in questi giorni: è uno speciale spazio – ritagliato dentro la splendida cornice dell’Orto Botanico dell’Università di Cagliari – riservato ai bambini della Scuola dell’infanzia Satta (di via Angioy a Cagliari), che in questo modo continua nel progetto “La scuola degli elfi”, che prevede che una parte delle attività didattiche si svolga all’aria aperta.
In una piccola area dell’Orto Botanico gli alunni stanno imparando a prendersi cura delle principali specie orticole normalmente coltivate nelle nostre campagne e che normalmente sono abituati a vedere direttamente sulle loro tavole, a casa e a scuola. L’iniziativa è nata dalla collaborazione tra la “scuola elfica” e HBK – Hortus Botanicus Karalitanus, il Centro servizi che gestisce l’Orto Botanico dell’Ateneo: una volta al mese, accompagnati dalle loro insegnanti, i 25 bambini hanno appreso i primi rudimenti della messa a dimora e della coltivazione delle varie specie. L’area è stata appositamente preparata da Marco Atzori, giardiniere dell’Orto, e successivamente piantumata mostrando ai bambini come fare e coinvolgendoli in tutte le fasi.
“Proseguiamo sempre più determinati verso l’Orto vivo e condiviso – spiega il direttore di HBK, Gianluigi Bacchetta – mostrando ai bambini delle scuole il ciclo della vita delle piante e coinvolgendoli attivamente nella loro cura: in questo modo cresce in loro la coscienza della provenienza di ciò che mangiano tutti i giorni e imparano dal vivo anche un diverso rapporto, certamente più sostenibile e rispettoso, nei confronti dell’ambiente. Il tutto in perfetta sintonia con la scuola”.
L’iniziativa che ha coinvolto la classe delle maestre Cicci Della Calce e Simona Buzzi e i loro piccoli alunni si inserisce tra le attività che l’Orto Botanico dell’Università di Cagliari realizza quotidianamente, come l’ortoterapia condotta in collaborazione con altri istituti scolastici e con l’ANFAAS, come i laboratori sensoriali o le visite a tema: nel Giardino dei semplici, ad esempio, sono stati allestiti degli appositi percorsi per non vedenti (con cartelli in Braille) e per ipovedenti (con caratteri di dimensioni più grandi rispetto all’ordinario), e nei cinque ettari del polmone verde dell’Università sono disseminate anche le “librerie verdi”, realizzate dai giardinieri dell’Orto Botanico per accogliere libri che i visitatori possono leggere senza alcuna fretta durante la loro permanenza.
“La scuola elfica Satta predilige un metodo pedagogico-educativo che pone l’accento sull’importanza della vita all’aria aperta – spiega la maestra Della Calce – nella crescita infantile e nasce dalla convinzione che un’infanzia trascorsa con semplicità, in armonia con la Natura, contribuisca al vigore mentale e alla forza fisica, e che pertanto le esperienze naturali debbano avere la precedenza rispetto a tutti gli altri “corsi” e “lezioni”. Il tempo trascorso all’aperto regala ai bambini esperienze che non possono essere riprodotte con facilità altrove”. Sabato e domenica un nuovo appuntamento vedrà l’Orto Botanico dell’Università di Cagliari ancora protagonista: la manifestazione “I Giardini storici di Sardegna” farà infatti tappa negli spazi di viale Sant’Ignazio. Anche in quell’occasione, in particolare domenica mattina, si parlerà dell’orto elfico (che potrà essere visitato da tutti).