Orrore Ucraina, bombardato l’ospedale dei bambini

Decine di piccoli sotto le macerie della struttura crollata a Mariupol, cittadina dove si contano oltre mille vittime. Il vicesindaco: “La gente beve neve e brucia legna, siamo in una situazione medioevale”. A Chernobyl l’impianto nucleare bloccato, si rischia la fuoriuscita di sostanze radioattive. Zelensky chiede l’immediata chiusura degli spazi aerei e parla ai soldati russi: “Fermatevi, noi non ci arrenderemo mai”


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Sono decine i corpi di donne e bambini sotto le macerie dell’ospedale pediatrico di Mariupol, crollato dopo il bombardamento sferrato proprio durante le 12 ore di tregua proclamate per creare 6 corridoi umanitari e consentire l’esodo di centinaia di migliaia di ucraini disperati. Che sia stato un errore o una azione voluta, poco importa: l’escalation di orrore nelle ultime ore in Ucraina è inarrestabile  e fa sempre più paura. Mariupol è una città fantasma, conta già oltre mille morti e il vicesindaco racconta di gente che beve acqua e brucia legna per potersi riscaldare, come se all’improvviso fossero ripiombati all’improvviso nel medioevo. E mentre a Chernobyl l’impianto nucleare è bloccato e si rischiano fuoriuscite di sostanze radioattive, il presidente ucraino Zelensky manda come ogni giorno il suo messaggio, chiedendo l’immediata chiusura degli spazi aerei, ribadendo che l’Ucraina non si arrenderà pur essendo disponibile a una negoziazione e parlando infine ai soldati russi: “Fermatevi, tornate nella vostra terra,  non credete a chi vi dice che questa guerra la vincerete. Non è così, stiamo resistendo da tre settimane, non ci arrenderemo mai”.


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