Sardegna non è solo mare e montagne ricche di vegetazione, una storia e una cultura affascinante si affaccia dalle colline delle ricche terre che compongono il Medio Campidano e la Marmilla. Tesori nel sottosuolo riemersi grazie alle intuizioni di pochi e la tenacia di voler ricostruire quello che il passato conserva ancora, come le dimore risalenti al medioevo, castelli che furono fortezze dove la vita di tutti i giorni era sempre messa in pericolo dai nemici conquistatori. Storie che affascinano a tal punto da richiamare esperti da oltremare e che, grazie alla volontà degli amministratori possono costituite un ottimo richiamo ai fini turistici, organizzando incontri ed eventi come accade nei poli attrattivi più organizzati di tutto il mondo.
Un’utopia? Assolutamente no. “Ieri gli amministratori del territorio, gli operatori turistici e le imprese che fanno ricettività, insieme per il nuovo progetto Destinazione Turistica Territoriale che stiamo portando avanti. Se pensiamo alla Marmilla, nessun territorio in Sardegna, tra quelli senza il mare e non solo forse, ha gli attrattori turistici/ambientali/culturali in così pochi km quadrati e nessun territorio ha così tanti visitatori paganti e buste paga dedicate al sistema turistico.
Con la creazione di pacchetti giornalieri e soggiorni brevi il progetto farà la sua parte con le imprese locali, il sistema museale, la rinascita del CCN, le associazioni culturali, sostenendo e affiancandosi agli altri protagonisti del territorio:
Nuraghe e Fondazione di Barumini, Consorzio sa Corona arrubia, la Giara, Rete dei castelli e Las Plassas, le Terme, la Sardegna in Miniatura, tombe dei giganti, le montagne del Linas e le spiagge di Arbus, si perche bisogna fare squadra e aiutare chi già la sta facendo nel territorio, per una DMO territoriale e un Sistema Turistico Integrato”. Per questo motivo è nato”Visit Sanluri”, un ulteriore strumento riservato alla promozione del territorio: una squadra organizzata al fine di far conoscere le bellezze del territorio e richiamare sempre più turisti per realizzare il progetto ambizioso che consentirà di creare nuovi posti di lavoro sfruttando ciò che ammirano e invidiano tutti. Un museo a cielo aperto che in tanti nemmeno conoscono e che potrà essere valorizzato più che mai grazie a una solida collaborazione e organizzazione tra tutti i settori di competenza.












