A distanza di una settimana dalla tragedia, la famiglia chiede verità per Emanuele Succi, operaio di Uras morto folgorato alla stazione Termini di Roma, mentre stava lavorando. La moglie, sposata nel 2000, chiede che vanga fatta luce sull’incidente in cui è rimasto ucciso il marito, sulla quale morte ci sarebbero diversi punti oscuri.
Tra pochi giorni avrebbe riabbracciato i suoi cari. Sette giorni di lavoro nella Capitale, poi sarebbe tornato a casa. Ma invece un destino crudele l’ha strappato per sempre dalla sua famiglia.
Ancora poco chiara la dinamica, ma i soccorsi non hanno potuto fare nulla per salvarlo, La Procura di Roma ha aperto un inchiesta per ricostruire cosa sia successo, così come la Rete ferroviaria italiana.













