Omicidio di Cinzia Pinna: spunta l’ombra di una donna che avrebbe ripulito la villa dal sangue della vittima. Queste le ultime indiscrezioni emerse riguardo la tragica fine della donna di 33 anni di Castelsardo: il suo assassino, reo confesso Emanuele Ragnedda, 41 anni, non avrebbe fatto tutto da solo. Dopo aver sparato, sarebbe subentrata una donna che avrebbe lavato la casa macchiata di sangue, aiutando così di fatto a Ragnedda. Gli inquirenti sono al lavoro per stabilire esattamente la dinamica dei fatti.
Intanto non si placa la mobilitazione generale per urlare, ancora una volta, contro la violenza, efferata, che viene messa in atto contro le donne: i centri antiviolenza dell’isola lanciano appelli e invitano a rivolgersi ai cav o alle forze dell’ordine per denunciare le eventuali anomalie riscontrate. Dalle indagini in corso, inoltre, è emerso che l’atteggiamento di Ragnedda verso le donne sarebbe stato spesso irrompente: avance insistenti, non gradite e insulti, un atteggiamento messo in evidenza da numerose testimonianze che, in queste ore, farebbero trapelare questo eventuale altro aspetto dell’indagato.