Polvere bianca sul tavolo, bottiglie di vino semivuote sparse qua e là, sangue dentro e fuori la grande casa nello stazzo di Conca Entosa dei Ragnedda, da generazioni produttori di vino ricchi e famosi. Emanuele ne aveva preso le redini, puntava in alto e sognava in grande, tanto da aver messo sul mercato una bottiglia di vermentino da 1800 euro: aveva tutto, ricchezza e un futuro radioso. Ora è in carcere e dovrà chiarire una volta per tutte cosa sia successo quella maledetta notte dell’11 settembre, quando dopo aver fatto salire nella sua auto Cinzia Pinna, una ragazza che viene descritta come fragile e problematica, l’ha portata da Palau a casa sua e, poco dopo, l’ha uccisa.
Intanto gli inquirenti dovranno chiarire se quella polvere bianca sia cocaina, come sembra. E poi si dovranno chiarire il movente e gli aspetti ancora oscuri della vicenda che col passare delle ore diventa più nitida, per esempio il lavaggio del divano e delle federe dei cuscini.











