Nuovi sviluppi nella tragica vicenda dell’omicidio di Adolfo Musini, il pensionato di 88 anni trovato morto nella sua abitazione con il cranio fracassato.
Dopo l’arresto dell’omicida, il 41enne Eugenio Corona, i carabinieri hanno fermato un complice. Si tratta di Antonio Perra, 41 anni, residente in via Timavo a Cagliari. Secondo gli investigatori sarebbe reo di favoreggiamento per aver ospitato Corona dopo il delitto e per avergli fornito degli abiti puliti. Corona si è infatti presentato con gli abiti sporchi di sangue presso un sottoscala delle “case parcheggio” di Is Mirrionis, dove l’amico lo ha aiutato a cambiarsi dandogli i propri vestiti. Le scarpe indossate al momento dell’omicidio, tuttavia, sono state trovate durante una perquisizione all’interno dell’abitazione di Perra mentre gli indumenti imbrattati nella spazzatura lasciata di fronte alla stessa palazzina.
Ma la vicenda non è stata ancora chiarita del tutto. Il dubbio è che Corona – forse in compagnia di un complice – sia tornato nell’appartamento del povero Adolfo. Certo è invece che il 41enne pregiudicato abbia tentato una nuova rapina la scorsa notte, in via Podgora. A farne le spese il 63enne Ivaldo Marci, colpito con un coltello e salvo per miracolo.
Saranno gli ulteriori esami e le nuove perizie a mettere in luce la verità.











