Olbia, portava via carrelli di prodotti dal market: dipendente infedele denunciato

È stato uno dei militari dell’Arma, libero dal servizio, a notare l’uomo in atteggiamenti non del tutto chiari.


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

L’esito di una mirata attività d’indagine condotta dai Carabinieri della Stazione di Olbia Centro, coordinati dal Reparto Territoriale di Olbia, ha portato a deferire in stato di libertà un 52enne, dipendente di un supermercato del gruppo “NONNA ISA” ad Olbia, il quale, con regolarità, sottraeva merce dal negozio.

È stato uno dei militari dell’Arma, libero dal servizio, a notare l’uomo in atteggiamenti non del tutto chiari. Si è deciso pertanto di approfondire la questione e avviare una mirata attività di osservazione che, a seguito di ripetuti appostamenti, ha consentito di accertare che l’uomo, in modo sistematico, utilizzando l’uscita secondaria, movimentava scatole e buste dal punto vendita verso la propria macchina. I carabinieri hanno dunque documentato che l’uomo si impossessava dei prodotti arrivando con largo anticipo a lavoro, già dalle primissime ore del mattino, in modo da aver tutto il tempo necessario per selezionarli e nasconderli, trasferendoli all’esterno su dei carrelli e simulando di dover buttare dei rifiuti, per poi nasconderli nella propria auto quando si trovava fuori del raggio d’azione delle telecamere di sicurezza del supermercato.

Dopo aver raccolto tutti gli elementi necessari, i militari sono intervenuti fermando l’uomo mentre si allontanava al termine di un turno di lavoro. All’interno della macchina sono state trovate le buste e alcune scatole contenenti merce di vario genere (alimentari e no-food) per un valore superiore ai 200 euro, chiaramente parte dell’assortimento del negozio. Gli stessi tipi di prodotti sono stati rinvenuti anche presso l’abitazione, sottoposta successivamente a perquisizione. Per l’uomo, oltre ad aver causato forti danni economici ed aver collezionato una denuncia in stato libertà all’A.G. competente presso la Procura della Repubblica di Tempio Pausania, che ha coordinato le indagini, è venuto meno il rapporto di fiducia con l’azienda che ne ha disposto l’immediato licenziamento.


In questo articolo:


--}}