“La lotta all’obesità è una sfida cruciale per la salute pubblica e deve essere affrontata con un approccio organico, che vada oltre la semplice gestione clinica della patologia e punti a una vera rivoluzione culturale sugli stili di vita.” Lo dichiara Ugo Cappellacci, Presidente della Commissione Affari Sociali e Salute della Camera, commentando i dati del del report sulla dieta
mediterranea, realizzato da FareAmbiente in collaborazione con il Gal Cilento
“La Sardegna è una terra che può insegnare molto in questo campo. La nostra isola, riconosciuta a livello internazionale per la longevità della sua popolazione, è un esempio concreto di come alimentazione sana e attività fisica possano incidere in modo determinante sulla qualità della vita. Non a caso, la Dieta Mediterranea, patrimonio dell’umanità UNESCO, è la sintesi perfetta di un modello alimentare sano, equilibrato e sostenibile, che rappresenta la prima vera forma di prevenzione contro le malattie croniche e metaboliche”, prosegue Cappellacci.
“La commissione Affari Sociali ha, da pochi giorni, terminato l’esame della proposta di legge sull’obesità, presentata dall’on. Pella.
Oltre al riconoscimento dell’obesità come malattia, la legge, una volta approvata, prevederà la creazione di un osservatorio per monitorare i dati epidemiologici e promuovere interventi mirati. Grande attenzione è riservata alla prevenzione, con fondi destinati a campagne di sensibilizzazione sugli stili di vita salutari e all’incentivazione dell’attività fisica, soprattutto tra i più giovani.”
“La Sardegna, con la sua tradizione di prodotti genuini e un modello di vita basato su equilibrio e socialità, può diventare un modello di riferimento. Dobbiamo partire da qui per costruire politiche efficaci di prevenzione e promuovere su scala nazionale un approccio che metta al centro le persone, prima che diventino pazienti. Il nostro obiettivo – conclude Cappellacci – è quello di garantire a tutti i cittadini gli strumenti per una vita più sana e longeva, investendo in prevenzione e qualità della vita, come elementi cardine della sanità del futuro”.













