“La vergogna di opere pubbliche incompiute, fonte di spreco e di inefficienza, oltre che di mancate condizioni di sviluppo economico legate alla carenza di infrastrutture, è un male endemico che deve cessare. Ma c’è di più: con la crisi in atto tutto questo si traduce in maggiore disoccupazione. Ed è inaccettabile”. Secondo la Fenealuil, il rischio da scongiurare, ad esempio, è che la Strada SS195 non venga portata a termine, finendo nel dimenticatoio.” Pur consapevoli che nessun atto potrà risarcire completamente i lavoratori, per le ingiustizie subite a causa della rescissione del contratto da parte dell’Anas con l’impresa Glf nell’appalto SS195, riteniamo sia giunta l’ora di fare chiarezza sulle responsabilità dei ritardi di questi lavori e che l’Anas non possa essere lasciata sola, ma che la Regione entri con determinazione e fermezza nella gestione complessiva dell’appalto. C’è bisogno di una profonda svolta per colpire i responabili, cambiare strada ed attivare, portandoli a compimento, i cantieri. Per completare il percorso in termini virtuoso è necessario però da subito assumere formalmente impegni da parte dei vertici Anas che, sotto pressione della Regione e su richiesta delle organizzazioni sindacali, nelle more dell’affidamento dei lavori di completamento dell’opera alla nuova impresa, si impegnino per la riassunzione di quegli stessi lavoratori che, non certo per loro colpa, termineranno prima che l’infrastruttura venga completata”, spiega il segretario generale Gianni Olla











