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di Antonello Gregorini
Strada Statale 195: Sa fabbrica ‘e Sant’Anna
Sorrido ai titoli dei giornali e alla lettura dell’editoriale del bravo direttore del maggior quotidiano.
Basterà scorrere indietro anche questo e altri profili facebook, di persone che da decenni percorrono la s.s.195, per verificare quanti allarmi furono dati nel tempo.
Ha storia ultradecennale il progetto e i lavori della nuova strada a quattro corsie che dovrebbero sostituire le attuali due, costruite sulla berma di tempesta del litorale Sud Ovest di Cagliari.
Allora usava così, come al Poetto o a Platamona. Inutile sorprendersi.
Resta il fatto che questa infrastruttura, la strada nuova e sostitutiva dell’attuale, ancora oggi è per aria, essendo realizzate solo le opere d’arte (viadotti e scatolari) ma non essendo stato movimentato ancora un metro cubo di terra e, ancora, con la variante al progetto dello svincolo per Capoterra ancora contestata dallo stesso Comune.
Si pensi che si sono impiegati degli anni e svariati milioni per la sola caratterizzazione dei suoli, in quanto i vincoli di area SIN (inquinata dalle pregresse attività industriali) obbligarono l’ANAS a sondaggi puntuali a distanza reciproca di qualche centinaio di metri.
Il problema della sostituzione delle due corsie a mare resterà comunque irrisolto per lustri, dal momento che non è neanche in appalto la variante che dovrebbe passare dentro lo stagno, fra il Porto Canale e Macchiareddu.
In conclusione ci si aspetterebbe da Regione, Protezione Civile e Anas un programma di lavori di emergenza per la salvaguardia delle due corsie a mare. Questo può avvenire o con ripascimento, o con scogliere artificiali, o con realizzazione di pennelli trasversali o, infine, con scogliere, dighe, distanti dalla riva che, comunque, dovrà essere ricostituita con sabbie.