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Il quartiere di Mulinu Becciu, ma anche e soprattutto i residenti di Barracca Manna, Su Planu, Is Corrias, insorgono e dicono un secco “No ai roghi sulla SS.554”: «Basta con i pericoli per la salute di adulti e bambini, centinaia di famiglie sono costrette da tempo a tenere chiuse le finestre delle case per non respirare i fumi tossici che si propagano a ridosso dell’area della Motorizzazione Civile di Cagliari». Lo hanno detto ieri sera, a chiare lettere, una cinquantina di cittadini, riunitisi in via Bernini, a Mulinu Becciu, assieme ai referenti del “Comitato Spontaneo No Diossina”.
Con loro, in prima linea, anche il giovane don Emanuele Mameli, (parroco della chiesa Madonna della Strada). E a breve, fanno sapere i responsabili del Comitato, ci saranno iniziative atte a far sentire la loro voce unanime di protesta nelle sedi competenti: «La nostra battaglia è rivolta a scoperchiare le ragioni del buonismo dilagante e imperante nelle nostre istituzioni – affermano – abbiamo riflettuto sulle varie e simboliche forme di sensibilizzazione da adottare; la prima di queste, suggerita dalle donne presenti, è un flash-mob all’ingresso delle scuole, con tanto di mascherine da consegnare ai genitori per il reale pericolo dei loro figli. La seconda, che non è stata considerata di fattibile rapida soluzione, sarebbe una denuncia ufficiale di ogni singolo abitante sporta in un comando di polizia o carabinieri per poi consegnarla direttamente al Prefetto, che sarebbe costretto a prenderne atto. E ancora, le 1500 firme raccolte per poi indire una assemblea aperta a istituzioni e cittadinanza per tenere viva l’attenzione su questo problema».
LE INDAGINI DELLA MAGISTRATURA. Sull’area interessata dai roghi, la Procura della Repubblica di Cagliari sta effettuando le dovute indagini per appurare materialmente i responsabili dei roghi. L’attenzione è massima, soprattutto perché ora più che mai si vuol fare assoluta chiarezza su quel accade in quella zona, tant’è che il giorno dopo l’aggressione al giornalista di Tcs, Antonello Lai e al suo cameraman, Matteo Campulla, c’è stato anche un intervento in forze dei carabinieri della Compagnia di Cagliari per identificare comunque le persone che abitano in quella zona: da un lato, c’è la sede della Motorizzazione Civile, dall’altro invece, gli uffici del Centro di Assistenza Multicanale di Cagliari, ubicati su un mastodontico “palazzone” dell’Agenzia delle Entrate. Poi, tutt’intorno, in mezzo ad una sorta di collina, dinnanzi all’hotel “”Holiday Inn”, a ridosso della strada statale, baracche, roulotte, furgoni scassati e un’immensa discarica a cielo aperto, dove si trova di tutto: cavi elettrici, carcasse di Pc, televisori, vecchi elettrodomestici, materiale plastico, rifiuti: un campo sterrato, dove ci sono anche evidenti tracce di roghi, quelli che insistentemente i residenti di Mulinu Becciu denunciano da tempo a Polizia Municipale, Forestale, Vigili del Fuoco, Carabinieri e Polizia.
Per ora, come ulteriore dato ufficiale, c’è la volontà amministrativa da parte del Comune, (fanno sapere dagli uffici di via Roma), di bonificare quell’intera area e dare una sistemazione adeguata alle famiglie che vi abitano. Ci vorrà tempo, tra carotaggi e altri sopralluoghi tecnici per valutare l’esatta situazione ambientale. (Alessandro Congia)