Nessun maxi taglio sulla benzina dal Governo, 25 centesimi in meno al litro sino a fine aprile

Non c’è la maxi sforbiciata che si aspettavano gli autotrasportatori sardi, Draghi taglia le accise e dice sì alle bollette a rate. Insoddisfatti i benzinai: “Il calo non è immediato”


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Decreto energia: fino a 24 rate per le bollette, taglio accise su benzina, gasolio e Gpl con una riduzione del prezzo di 25 centesimi al litro per un mese e multe fino a 5mila euro per i rincari ingiustificati. Questo quanto prevede il testo del disegno di legge presentato dal governo Draghi e approvato all’unanimità dal Consiglio dei ministri. Una sforbiciata che non è certamente quella richiesta, per esempio, dagli autotrasportatori sardi che, da giorni, chiedono il gasolio a un euro e cinquanta al litro mentre, con i loro tir, presidiano i principali porti sardi. I benzinai temono il rischio confusione per i consumatori. Il calo dei prezzi dei carburanti derivante dal taglio delle accise, “se il provvedimento si conferma quello contenuto nelle bozze” non potrà essere immediato perché non tiene conto delle riserve già acquistate e nei depositi, pronte a essere vendute sulla rete. “Le accise – spiegano i benzinai della Fegica – calano dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Ma non i prezzi alla pompa. Nulla si dice sulle quantità già immesse al consumo al momento dell’entrata in vigore del decreto, quindi con le accise vecchie”. “Chi paga? I benzinai? Il calo non potrà essere immediato”, aggiunge la Fegica che ricorda come già nel 2000 le accise calarono ben due volte ma il calo era molto più limitato e si tenne conto delle quantità immesse al consumo.

 

 

Ecco tutte le misure del Governo Draghi, spiegate in conferenza stampa dal premier, riportate dal nostro giornale partner Quotidiano.net. Sui carburanti: le riduzioni delle aliquote sono state calcolate in modo da generare una diminuzione di gettito complessivo di 308,17 milioni di euro, in termini di accise e di IVA e senza nuovi o maggiori oneri a carico dello Stato, compensando i maggiori introiti IVA legati all’aumento delle quotazioni del greggio. La durata è stabilita in 30 giorni a decorrere dalla pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale. Il decreto prevede una riduzione da 85,16 euro per mille litri benzina, gasolio e Gpl, quindi 0,85 centesimi di euro per litro.

 

Poi la rateizzazione delle bollette. “Al fine di contenere gli effetti economici negativi derivanti dall’aumento dei prezzi delle forniture energetiche – si leggeva nel testo della bozza -, le imprese con sede in Italia, clienti finali di energia elettrica e di gas naturale, possono richiedere ai relativi fornitori con sede in Italia, la rateizzazione degli importi dovuti per i consumi energetici, relativi ai mesi di maggio e giugno 2022, per un numero massimo di rate mensili non superiore a ventiquattro”.

 

Per il periodo 1 aprile – 31 dicembre 2022, il valore Isee di accesso ai bonus sociali elettricità e gas cui all’articolo 1, comma 3, del decreto del Ministero dello sviluppo economico 29 dicembre 2016, come successivamente aggiornato dall’Autorita’ di regolazione per l’energia reti e ambiente in attuazione di quanto disposto dall’articolo 1, comma 4, del medesimo decreto, è pari a 12.000 euro”. Così all’articolo 6 del dl energia.

Bonus carburanti

Previsto anche che per il 2022 l’importo del valore di buoni benzina o analoghi titoli ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti per l’acquisto di carburanti, nel limite di 200 euro per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito.

 

Crediti d’imposta

I crediti di imposta, riconosciuti alle imprese energivore e a forte consumo di gas naturale, saranno cedibili. Nel provvedimento si legge che il bonus ‘’è cedibile dalle medesime ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione, fatta salva la possibilità di due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo”.

 

 

Mr Prezzi e multe fino a 5mila euro

Il governo istituisce un garante per la sorveglianza dei prezzi dell’energia, il cosiddetto Mr Prezzi, con una unità di missione presso il Mise. Il governo prevede anche sanzioni da un minimo di euro 500 ad un massimo di euro 5.000 per le imprese che non forniscano entro 10 giorni, se richiesto loro, “dati, notizie ed elementi specifici sulle motivazioni che hanno determinato le variazioni di prezzo”. “Per le attività istruttorie, di analisi, valutazione e di elaborazione dei dati, nonché di supporto al Garante per la sorveglianza dei prezzi è istituita, presso il Ministero dello sviluppo economico, un`apposita Unità di missione cui è preposto un dirigente di livello generale, ed è assegnato un dirigente di livello non generale”. Previsto inoltre un monitoraggio di Arera sui contratti di approvvigionamento per il mercato italiano.

 

Pedaggi e autotrasporto

Per sostenere il settore dell’autotrasporto, a causa dell’eccezionale incremento dei prezzi dei prodotti energetici, la bozza del Dl anti-rincari all’esame del consiglio dei ministri prevede la riduzione dei pedaggi per aggiuntivi 20 milioni di euro per l’anno 2022. Previsto, poi, l’esonero del versamento dei contributi per il funzionamento dell’Autorità di regolazione dei trasporti e l’istituzione di un fondo per il sostegno del settore.

 


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