Nell’Oristanese lo sport insegna l’inclusione nelle scuole con Special Olympics Sardegna

Giocare e imparare insieme per creare un mondo più inclusivo. Quella di ieri mattina a Baratili di San Pietro, per la quinta elementare e la terza media dell’Istituto comprensivo di San Vero Milis, è stata una giornata di scuola diversa. Grazie infatti alla collaborazione con Special Olympics Italia Team Sardegna per il Progetto scuola Be different, PlayUnified


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Giocare e imparare insieme per creare un mondo più inclusivo. Quella di ieri mattina a Baratili di San Pietro, per la quinta elementare e la terza media dell’Istituto comprensivo di San Vero Milis, è stata una giornata di scuola diversa. Grazie infatti alla collaborazione con Special Olympics Italia Team Sardegna per il Progetto scuola Be different, PlayUnified, alunni e insegnanti hanno avuto modo di comprendere, attraverso lo sport, l’importanza dell’inclusione.

Special Olympics è infatti un movimento sportivo internazionale che opera con e a favore di persone con disabilità intellettive. Il fine del Progetto è quello di fornire esperienze di integrazione pratica, con attività che portano alla stretta collaborazione tra alunni con e senza disabilità. Lo sport viene inteso come esperienza formativa e di gioco, allo scopo di sensibilizzare e dimostrare concretamente come l’attività motoria possa fungere da strumento relazionale, abilitativo e sociale. Be different, PlayUnified (indirizzato a Istituti di ogni ordine e grado) promuove quindi l’uguaglianza e l’accettazione, aiutando studenti con e senza disabilità intellettiva attraverso lo sport a trovare la loro voce, a diventare agenti del cambiamento che si battono per il rispetto e l’inclusione sociale. Il coinvolgimento degli studenti ha come fine quello di fornire loro degli strumenti adeguati per creare un ambiente educativo dove il rispetto e l’accettazione sono la norma, e tutti gli studenti si sentono compresi e impegnati. L’idea è che lo sport fornisca ai giovani con e senza disabilità intellettiva l’opportunità di allenarsi e giocare insieme, come compagni di squadra. Gli studenti non solo sviluppano abilità atletiche eccezionali ma stringono amicizie, promuovendo così il rispetto per l’altro e diventando leader dentro e fuori dal campo.

“Siamo molto entusiasti del progetto scuola Be different, PlayUnified perché crediamo che sia un’occasione utile per fornire l’opportunità a tutto il mondo della scuola. di poter promuovere l’uguaglianza e l’accettazione” spiega Stefania Rosas, direttrice regionale di Special Olympics Italia Team Sardegna. “Siamo convinti che queste attività possano aiutare gli studenti con e senza disabilità a trovare la loro voce, insegnando loro a diventare parte attiva nel favorire rispetto e inclusione. È bello sapere che al progetto abbiano aderito le scuole primarie e secondarie: crediamo che lavorare con i più giovani sia il modo migliore per scendere in campo e cambiare la nostra realtà”.
 
 
Il percorso didattico da portare avanti nella scuola prevede sia momenti di preparazione teorica coerente con le altre materie curricolari, che una fase dell’azione: in quest’ultima, c’è l’impegno pratico. Le attività sono finalizzate alla formazione di un team scolastico: un gruppo di insegnanti, personale non docente, familiari e volontari organizzati intorno agli alunni con disabilità, oppure preparati a collaborare con i team del territorio. Tenendo conto che nelle scuole gli alunni con disabilità secondo i dati MIUR costituiscono il 2,7% del numero complessivo degli alunni frequentanti (di cui il 65,3% presenta una disabilità intellettiva), si desume quando sia fondamentale supportare i docenti con Progetti mirati all’integrazione dell’alunno con disabilità intellettiva che possano trovare piena sensibilità e informazione durante tutto il percorso scolastico. Gli alunni con disabilità intellettiva rappresentano la maggioranza in ogni ordine e grado di scuola; raggiungono il 69% del totale nella scuola primaria e il 71,9% nella scuola secondaria di I grado. Il progetto scuola, inoltre, recepisce appieno le Linee Guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità – nota MIUR 4274 del 4/8/2009 – in particolare nella realizzazione della dimensione inclusiva della scuola, nella tipologia di lavoro in rete (Team Special Olympics), e nella collaborazione con le famiglie.
Che cosa è Special Olympics? Special Olympics è un Movimento globale che dal 1968 si propone di creando un nuovo mondo dove vi sia inclusione, rispetto e dove ogni singola persona viene accettata e accolta, indipendentemente dalla sua capacità.  Promuove lo sport come mezzo per favorire la crescita personale, l’autonomia e la piena integrazione per le persone con disabilità intellettiva. Vengono organizzati allenamenti e competizioni per persone con disabilità intellettiva di ogni età, affinché vivano momenti di sport attraverso i quali sentirsi accettati e pienamente coinvolti. Gli  indubbi  benefici  dello  sport,  diventano con Special Olympics  accessibili  per  tutti. Il fine ultimo non è l’esasperazione della performance sportiva, ma l’utilizzo dell’attività motoria per il miglioramento delle autonomie e delle condizioni di vita delle persone con disabilità intellettiva e le loro famiglie, dando loro l’opportunità di ottenere le giuste occasioni di gratificazione e riconoscimento sociale. Special  Olympics  consente  di  sperimentare  e  valorizzare  le  diverse  abilità,  creando  occasioni  di conoscenza  diretta  e  aumenta  la  disponibilità  all’accoglienza della diversità in generale. Special Olympics  cerca  inoltre di  cambiare  la  vita  degli  studenti  con  disabilità  intellettive  appianando  l’ingiustizia globale, l’isolamento, l’intolleranza e l’inattività che essi devono affrontare.