Negli ultimi tempi lavorava nell’Agris, l’agenzia sarda per la ricerca in agricoltura, ma Sandro Pillitu, 56enne di Uta, era famoso non solo nella sua Uta per aver realizzato tanti pozzi artesiani. Una passione trasformata in un secondo lavoro, che svolgeva quando non lavorava come operaio. La sua morte, ieri sera, in un letto del reparto di Neurologia del Policlinico di Monserrato, dopo oltre un mese di lotta, ha gettato nello sconforto un’intera comunità. “Il due febbraio aveva avuto tre arresti cardiaci, i soccorritori erano riuscito a rianimarlo in casa e l’avevano portato in terapia intensiva”, racconta il marito della moglie di Pillitu, Fabio Pili. “Purtroppo ha avuto una lenta agonia, negli ultimi giorni l’avevano trasferito di reparto”. Un grande lavoratore, Pillitu. Utese doc, era riuscito a portare avanti la famiglia solo grazie al suo lavoro, riuscendo a costruirsi un futuro solido nella città che gli aveva dato i natali.
I parenti e familiari sono, ovviamente, sconvolti. Così come tutta l’amministrazione comunale di Uta. Il sindaco Giacomo Porcu, commentando un post su Facebook, si è unito al dolore: “Che tristezza, Sandro era una persona meravigliosa”. Domani i funerali nella chiesa di Santa Giusta.










