Movida a Cagliari: “Servono più controlli, i locali sono un presidio”

Confcommercio e Confesercenti: “I problemi di ordine pubblico non sono causati dai pubblici esercizi che, anzi, rendono il centro storico di Cagliari più attrattivo per residenti e turisti”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

“I problemi legati all’inciviltà o all’ordine pubblico non possono essere certo ascrivibili ai pubblici esercizi che hanno fatto e continuano a fare la propria parte per rendere il centro di Cagliari un luogo attrattivo per i residenti e i turisti”. Lo hanno sostenuto i rappresentanti di Confcommercio Sud Sardegna e Confesercenti della provincia di Cagliari durante il vertice di oggi in prefettura sulla sicurezza e l’abusivismo.

“Il centro storico di Cagliari – spiegano le associazioni di categoria – è diventato ormai un luogo di aggregazione come non lo è stato in anni passati quando transitare all’interno della Marina o di altre strade limitrofe, a seconda degli orari, era addirittura pericoloso. Oggi i ristoranti, le pizzerie, i bar e gli altri negozi che sono nati nei quartieri che si affacciano sulla Via Roma rappresentano un presidio del territorio, lo stesso che le forze dell’ordine – per tagli legati alla spending review nazionale e local – non riescono a garantire appieno. Lo stesso valore degli immobili, residenziali e commerciali, è schizzato verso l’alto, effetto dell’interesse che stanno suscitando queste zone della città.

Confcommercio e Confesercenti sollecitano controlli stabili da parte degli organi preposti. “Verifiche stabili che devono interessare non solo la pubblica sicurezza – si legge nella nota stampa – ma anche il commercio abusivo che rappresenta non solo un pessimo biglietto da visita per Cagliari, ma anche un danno economico all’erario statale e regionale per le tasse evase, oltre che concorrenza sleale nei confronti degli imprenditori che, invece, pagano le imposte sulla merce venduta. Su questo punto le due organizzazioni i sono dette disponibili a accompagnare gli abusivi in un percorso di regolarizzazione delle posizioni nel settore commerciale, per creare nuova imprenditoria che voglia condividere le regole del mercato della legalità”.


In questo articolo: