E’ morto “Masaleddu”, Mario Masala, uno degli ultimi poeti improvvisatori sardi, a 80 anni, nella sua amata Silanus.
Era malato da tempo. Era uno degli ultimi testimoni della poesia parlata, arte che aveva coltivato fin da ragazzo, girando tutte le piazze della Sardegna, ma anche in Italia e ovunque lo chiamassero. Perchè dappertutto ci sono sardi pronti ad ascoltare i rimandi della poesia improvvisata, arte ormai in estinzione, data la difficoltà, soprattutto metrica, dell’efficacia del verso.
I cantadores sono una delle attrazioni più vive nelle sagre e nelle feste sarde e Mariu ne era esponente sommo, e veniva perciò chiamato anche in manifestazioni di portata nazionale come “Time in jazz” a Berchidda e “Cabudanne de sos poetas” a Seneghe.
Addio a Masaleddu: con lui va via una parte importante di cultura sarda












