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Per quanto riguarda le risorse, il finanziamento elargito dall’assessorato regionale al Turismo ammonta a 30 mila euro, molto meno rispetto agli anni precedenti. Confermato anche per questa edizione il premio di rappresentanza della Presidenza della Repubblica Italiana, che si rinnova ormai da otto anni con l’invio di una medaglia celebrativa. E nell’anno in cui diventa “maggiorenne”, Monumenti Aperti, nata a Cagliari nel 1997, varcherà le coste sarde per approdare in Piemonte, nel paese di Santo Stefano Belbo, in provincia di Cuneo. “Per la prima volta la manifestazione varca il Tirreno – ha detto l’assessore regionale Firino – un elemento positivo che sottolinea l’importanza di puntare sulla valorizzazione del territorio oltre i confini dell’isola. Monumenti Aperti deve il suo successo alla forte sinergia tra istituzioni, associazioni di volontariato, e studenti che sono il fulcro della manifestazione: promotori e destinatari della manifestazione culturale”. L’assessore regionale al Turismo, Morandi, ha inoltre sottolineato “il valore della capacità di raccontare il proprio territorio, un modo per rilanciare l’immagine dell’intera isola”.
Si comincia il 3 maggio con Codrongianus, uno dei sette Comuni che per la prima volta partecipano all’evento, insieme al Comune di Santo Stefano Belbo (Cuneo), San Teodoro, Tortolì/Arbatax, Ozieri, Padria, e Gonnosfanadiga. Mentre per Sardara, Assemini, Sinnai, Elmas, Teulada, Quartu, Selargius, Soleminis e Villasor si tratta di un ritorno dopo qualche anno di assenza. Gli altri Comuni confermano la loro adesione dopo aver partecipato anche nel 2013, tra cui Cagliari, Oristano, Sassari, Bosa, Alghero, Capoterra, Serdiana, Bugerru. Tra i monumenti protagonisti nell’edizione 2014 ci sarà la chiesa della Santissima Trinità di Saccargia, a Codrongianus, le statue dei Giganti di Mont’e Prama, esposte a Cagliari e Cabras, e le Rocce di porfido rosso ad Arbatax.