L’INIZIATIVA rientra e non a caso nella manifestazione “MONUMENTI SOTTERRANEI” e verrà replicata a fine ottobre.
Da un’idea di Marcello Polastri, giornalista-scrittore e fondatore di Sardegna Sotterranea, mira infatti a illuminare la storia della Sardegna “che può uscire allo scoperto dall’abbandono, con la buona volontà ed una collaborazione meno burocratica tra amministrazioni e volontariato. Devo dire che in questo, l’assessorato al patrimonio e agli enti locali ha dimostrato tempistica e di credere in noi”.
L’apertura al pubblico di questo angolo di città consentirà di osservare il tesoro dell’ex 68’mo Deposito dell’aeronautica militare: le riserve ora vuote di carburante.
“Anni fa il carburante, cosiddetto GP, veniva pompato a Decimomannu e Elmas per rifornire gli aerei da guerra”.
Con Sardegna Sotterranea e Gruppo Cavità Cagliaritane che hanno tracciato un percorso ad anello nei sotterranei, collaborano il Gruppo cavità cagliaritane e le associazioni AgriCulture, Ambiente Sardegna, City Angel’s, il Centro Sportivo educativo nazionale, ente riconosciuto dal CONI, Circolo Acli Lattuca, la Scuola Michelangelo, ambulanze de i Sardi Soccorso, la cooperativa di sicurezza COOP SERVICE.
Sono al lavoro anche gli apicoltori che stanno trasferendo un favo di api individuato dagli speleologi all’imboccatura di un antico sotterraneo. Mentre la società UCNET di Elmas ha studiato un sistema di illuminazione per coadiuvare i visitatori e le le guide.
“Non ci sarà spazio per tutti” racconta Paolo Erasmo di AgriCulture, “date le
oltre 5000 richieste giunte per poter accedere al sito, domenica 1 e il 29 ottobre”. “Abbiamo rinviato la replica del 14 e 15 al 29 ottobre – prosegue una delle guide – e così le persone potranno scrivere a Sardegna Sotterranea per prenotare, per tempo, un giretto. Si andrà tra sopra e sotto il colle di Monte Urpinu. Siamo a vostra disposizione su
http://www.sardegnasotterranea.org “.