Monserrato – Alla scoperta delle tradizioni sarde grazie al progetto “Luegus”: 80 nonnini in gita a Mamoiada e Orgosolo tra maschere, profumi e sapori di alcuni tra i centri più caratteristici di tutta l’Isola. Forse è proprio nell’entroterra sarda che sono al meglio conservate le antiche usanze che contraddistinguono la regione: luoghi lontani dalle città più affollate, dove la vita scorre in maniera decisamente meno frenetica e gli anziani si possono incontrare per le strette vie del paese ancora vestiti con gli abiti tradizionali. Immersi nel verde e arricchiti con murales, accolgono i visitatori mostrando le bellezze, semplici, ma ricche di storia e cultura. È per questo motivo che i due luoghi sono stati la meta degli 80 fruitori di “Casa Pani” grazie al progetto finalizzato alla tutela e alla valorizzazione della lingua Sarda per il quale Quartucciu, comune capofila, e Monserrato hanno ottenuto un finanziamento regionale di quasi 100 mila euro.
“È un progetto molto articolato – spiega l’assessora anche alle Tradizioni e Lingua Sarda Emanuela Stara – e siamo ben lieti di poter destinare una buona fetta ai fruitori di Casa Pani. Domenica è stata promossa una sorta di uscita di istruzione in collaborazione anche con la collega Claudia Lerz, questa gita ha avuto come meta Mamoiada e Orgosolo. Altri progetti riguarderanno le scuole perché ritengo che la promozione della lingua sarda, la conoscenza, sia determinante anche per i nostri bambini. Siamo, quasi, una sorta di bilingue, il sardo non è un dialetto e dobbiamo fare in modo che non muoia e che si impari e si continui a parlare in modo tale che non venga dimenticato con gli ultimi anziani che ancora la parlano nel quotidiano”.
Per tutto l’anno in corso è operativo uno sportello linguistico gestito dall’Associazione Euroform: l’operatore è Salvatore Sarigu, esperto in lingua sarda.
L’iniziativa offre attività di informazione, in modalità Front Office diretta sia alla popolazione che si interfaccia con l’ufficio linguistico che attraverso l’ausilio delle nuove tecnologie; attività di promozione della lingua tutelata rivolta sia alla popolazione che alle realtà produttive locali (consulenza nella doppia lingua delle etichettature, menù dei ristoranti, comunicazioni promozionali); attività di traduzione, interpretariato e consulenza linguistica, rivolta oltre che agli stessi Enti richiedenti, anche ai cittadini, scuole, biblioteche, associazioni culturali e ricreative. E ancora: attività di promozione, di consulenza e di collaborazione con le scuole, per l’insegnamento, sensibilizzazione e animazione territoriale e valorizzazione delle minoranze linguistiche realizzabili nell’attività di Sportello linguistico;
attività laboratoriali in lingua sarda da organizzare con la biblioteca e ludoteca del territorio; attività di promozione linguistica, considerate le peculiarità del territorio, attraverso gli uffici turistici dislocati lungo tutto il territorio, per far conoscere il nostro idioma alle migliaia di visitatori che frequentano questa bellissima area della Sardegna.
Attività di collaborazione con il tessuto produttivo e artigianale locale, per la promozione della lingua sarda negli ambienti di lavoro; attività di creazione di spazi web (posta elettronica e numero di telefono dello sportellista a disposizione), social media web (creazione di una pagina Facebook da dedicare al progetto) per tutte le comunicazioni che promuovano e sviluppino la presenza della lingua sarda nelle nuove tecnologie.
Per quanto concerne le attività di laboratorio è stata inserita quella di poter organizzare delle visite guidate nei luoghi della cultura (siti archeologici, musei e parchi, antiche case padronali) presenti nel territorio della Sardegna. Il personale impiegato sarà altamente specializzato nel settore oggetto della visita e con un’ottima conoscenza scritta e soprattutto orale della lingua sarda.












