La notizia è giunta pochi giorni fa, dopo che il tradizionale corteo dei vendemmiatori, ha concluso Sa Fest’e Sa Binnenna, una tra le più importanti manifestazioni per la città dell’hinterland cagliaritano, che ogni anno regala un omaggio alla pratica che, per eccellenza, segna l’inizio della nuova annata del vino.
Tre giorni di eventi, che hanno visto l’apertura della manifestazione con un convegno dedicato alla tradizione vitivinicola della città. In sala erano presenti i rappresentanti delle cantine di Monserrato tra i quali il Sindaco Tomaso Locci e i Sindaci di Ussana, Dolianova e Serdiana, paesi che condividono con Monserrato le origini vitivinicole.
La seconda giornata, invece, è stata dedicata alla degustazione dei vini offerti dalle cantine locali e da mostre sull’attività vitivinicola, mercati e il supporto musicale di un dj, presso i giardinetti gremiti di visitatori. E infine la tradizionale sfilata rievocativa dei vendemmiatori a piedi ed in bicicletta e, all’arrivo, l’offerta de “su smurzu”.
L’Assessora alla cultura e tradizioni Emanuela Stara: ”E’stata una edizione bellissima de Sa Fest’e Sa Binnenna, i tre giorni hanno ripercorso diverse fasi della vita vitivinicola di Monserrato, affrontando argomenti comuni anche ad altri centri come Ussana, Serdiana e Dolianova, che condividono origini simili. La seconda con la degustazione dei prodotti locali e la mostra di attrezzi da lavoro del tempo passato. La terza ha rievocato il tradizionale corteo dei vendemmiatori che, a fine lavoro, si ritrovavano per “su smurzu”. È stato un lavoro in sinergia, la proloco, ideatrice di questa sagra, arrivata, ormai alla 29° edizione è riuscita a coinvolgere le associazioni monserratine creando una sinergia che ha dato un eccellente risultato. L’amministrazione, naturalmente, ha dato il suo contributo economico ed organizzativo.
“Da 29 anni le Pro Loco organizza Sa Fest’e Sa Binnenna, ma mai come quest’anno, per noi, è stato fondamentale ripercorrere le tradizioni che caratterizzano la cultura vitivinicola del territorio” spiega Francesca Distinto, presidente in carica. “Partendo dalla conferenza d’inaugurazione, con tema la storicità delle cantine presenti nel tessuto urbano, sui rapporti tra la città identificate come “del vino” e sull’arte del sommelier, abbiamo poi voluto dedicare una giornata alla degustazione dei vini locali, con un evento a loro dedicato, per infine chiudere la terza giornata, con il tradizionale corteo della vendemmia. Presenti gli iconici buoi che trainavano la botte del vino, carri allestiti per la raccolta dell’uva, trattori da lavoro, gruppi folk a rappresentare “is merisi”, tutti i vendemmiatori, a piedi e in bicicletta d’epoca e Sa Ratantira ad animare, proprio per ricordare che il periodo della vendemmia era un momento di festa, poiché portava alla città, introiti per tutto l’anno. Siamo contenti che per i tre giorni della sagra, la risposta dei partecipanti, sia di Monserrato che di tutto hinterland, sia stata così massiccia e significativa. Il nostro obiettivo è e sarà sempre quello di valorizzare la cultura e incrementare il turismo di Monserrato”.











