Monserrato, no di Picciau e Zucca al Bilancio: “Rifiuti, urbanistica, strade, partecipazione: da Locci nessuna visione di futuro della città”. Per questo non hanno dato il loro parere favorevole in Aula al bilancio i consiglieri Valentina Picciau, Capogruppo Pauli Monserrato, e Andrea Zucca, Capogruppo La Svolta. “A margine del consiglio per l’approvazione del bilancio, la parte politica che rappresentiamo concorda nel ritenere totalmente assente una visione adeguata del futuro da parte dell’attuale giunta comunale. A dispetto dei proclami fatti e delle accuse verso le precedenti amministrazioni – spiegano i consiglieri – ogni iniziativa presentata nel documento di Bilancio comunale è invece sempre in continuità col passato, quello ereditato e aspramente criticato in ogni occasione. Reputiamo particolarmente stridenti con la realtà attuale la scelta di destinare importanti risorse economiche per costosissimi incarichi professionali, come quelli previsti per il settore Urbanistica. Soldi che potrebbero essere destinati ai cittadini, soprattutto a chi più in difficoltà. Il Commercio ed il Turismo sono in ginocchio ed il rilancio è lasciato ai soliti proclami, ma di azioni concrete e – diciamolo – di soldi, neanche l’ombra. Inoltre, tra un mese scadrà la proroga dell’appalto dei Rifiuti e nulla si sa del futuro, tranne l’aumento previsto conseguente al futuro aumento delle tariffe, che finirà immancabilmente con il gravare sulle tasche dei nostri concittadini. Mancanza totale di progettualità quindi, ma non solo. Manca totalmente la condivisione degli intenti. Obiettivi millantati come quelli sul Bilancio Partecipato non sono presenti in questo documento. Non esiste un Piano per il ripristino e rifacimento delle strade, dei marciapiedi e dell’abbattimento delle barriere architettoniche, nonostante la mozione presentata da noi e votata da tutto il Consiglio comunale compreso lo stesso Sindaco. Inoltre, non possiamo non notare il ritocco al ribasso di certe cifre in settori di assoluta importanza, il caso dei fondi comunali in progetti importanti come il Programma Regionale “Ritornare a casa”, che avrà come causa del taglio quella di lasciare sempre più sole le persone anziane e malate. Non c’è pace neanche per i nostri defunti: il cimitero è al limite della capienza e non vi è ancora nessuna misura reale per l’ampliamento; come sempre, tante parole ma nessuna vera soluzione ancora presentata”.
Una requisitoria lunga e articolata, per motivare il no dei consiglieri Picciau e Zucca al Bilancio targato Tomaso Locci, in una discussione fiume finito ieri a tarda notte: “Tante parole – sempre senza alcuna reale progettualità – anche in merito alla realizzazione e alla messa in sicurezza degli spazi ludico-ricreativi per i bambini e degli interventi per le aree cani presenti nel territorio; per quanto riguarda il discorso legato alla disinfestazione, Monserrato è invasa come ogni anno di ratti e blatte e mai vengono fatti interventi di prevenzione. Il bilancio del primo anno dell’attuale amministrazione comunale è quindi questo: tante le occasioni perse in progetti mai presentati, dove le uniche azioni mirano al semplice assistenzialismo e non all’inclusione sociale e lavorativa, come noi vorremmo. La Cultura è assente, occultata dall’organizzazione di manifestazioni estemporanee che sminuiscono le nostre reali tradizioni. La lingua sarda, quella parlata dai nostri anziani e lentamente in disuso tra i più giovani, è totalmente disconosciuta e non esiste nessun progetto per valorizzarla all’interno delle scuole. Appare quindi chiaro che il nostro progetto per la Città di Monserrato non coincida assolutamente con quello del Sindaco e – abbiamo ragione di credere – anche del resto della maggioranza, reverenziale e di poche, pochissime parole, praticamente non pervenuta. Si continua a vivere di soli annunci, una continua e infinita campagna elettorale che va avanti dal 2016, ora mascherata con il nuovo e infausto nome di “piano di rinascita” che non rievoca nulla di buono, anzi fa riaffiorare ricordi di sprechi, danni ambientali e perdita di lavoro. Il Bilancio di previsione è la lampante dimostrazione tutto ciò; per noi questo documento è lo specchio di una Monserrato che, senza progettualità e coraggio, non potrà mai crescere”.











