Monserrato, il sindaco Locci: “Riaprite i ristoranti o morirà l’economia”

Il sindaco è netto: “Da noi un caso di variante inglese, sicuramente circoscritto. Abbiamo numeri da zona bianca, ristoranti aperti anche sino a mezzanotte”


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Tomaso Locci, primo cittadino di Monserrato a Radio CASTEDDU: “Un caso di variante inglese sicuramente circoscritto, l’Ats non ha ancora ufficializzato niente però si pensa che sia un caso proveniente dall’ospedale. So che, a quanto pare, è preso già in protezione ma mi auguro che sia un unico caso nella nostra città. La situazione sta andando benissimo, da 170 siamo scesi a 47, nessun ospedalizzato, un ottimo risultato insomma” anche grazie alle misure locali di contrasto alla diffusione del virus intraprese i mesi scorsi. “E sono abbastanza ottimista non ci fermiamo mai”.
Zona Bianca si, zona Bianca no: c’è chi dice che bisognerebbe aspettare proprio a causa delle varianti, Lei come la vede? “Abbiamo dei numeri per riaprire le attività, io sono sempre stato negativo sulle scelte di chiusura totale o indiscriminate come si sta facendo, soprattutto nei confronti di certe attività anche perché la recrudescenza è stato dimostrato che non dipendeva dalla chiusura alle 18 o alle 22 di bar e ristoranti. Anzi: si è dimostrato che proprio quando sono stati chiusi che c’è stata una recrudescenza del virus. Io sono una di quelle persone che aprirebbe i ristoranti fino alle 22 ma anche a mezzanotte, farei però i controlli perché è quello che manca. Noi dobbiamo metterci in testa che il covid purtroppo sarà presente anche per tutto il 2021, quindi non possiamo mortificare le poche attività che ancora stanno lavorando. Dobbiamo dargli la possibilità di lavorare in sicurezza ma vanno fatti i controlli sia all’esterno che all’interno, però dobbiamo permettergli di lavorare. Sono sempre stato contrario a queste chiusure indiscriminate, per non parlare poi degli effetti che si sono avuti per tutte le promesse che sono state fatte. Ho una visione molto più concreta, di grande buon senso, ma il buon senso va aiutato con i controlli. C’è l’esercito: usiamolo per controllare che non avvengano gli assembramenti ma permettiamo alle persone di poter lavorare perché altrimenti si morirà di fame e non di Covid”.
Risentite qui l’intervista a Tomaso Locci del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu
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