Un fiore contro la violenza sulle donne, domani mattina sindaco e amministrazione in piazza Maria Vergine per esprimere forte dissenso contro la crudeltà inferta, la malsana ideologia di possesso e sfruttamento che ancora oggi è insita in non poche menti maschili. “Invitiamo tutta la popolazione a partecipare al fine di dimostrare, dare un segno di protesta contro i femminicidi che sono all’ordine del giorno. È il nostro fallimento, delle nostre generazioni, delle persone che adesso ne parlano tanto ma che, eventualmente, non sono state così in grado di trasmettere il principio di libertà e di rispetto”. Domani è la giornata internazionale, da giorni si susseguono incontri, manifestazioni, flash mob in tutti i centri dell’Isola per gridare dissenso contro questo fenomeno che sembra non aver fine. “Quest’anno faremo una manifestazione proprio la mattina, alle 11, e ci ritroveremo e porteremo un fiore nella panchina rossa che è una testimonianza della nostra sensibilità nei confronti delle vittime della violenza – spiega il sindaco Tomaso Locci – porteremo un fiore e sarà dedicato a Giulia Cecchettin, vittima, pochi giorni fa, purtroppo, di un barbaro omicidio da parte dell’ex ragazzo”. Un ricordo per la giovane ragazza diventata il simbolo della lotta contro la prepotenza di un narcisismo maligno celato, quello che si sveglia tra i confini dell’intimità di coppia che, anziché essere una vita armoniosa, si trasforma in un incubo insensato di pretesti e invidia, gelosia e supremazia, violenza psicologica e fisica. Apparentemente sono persone genuine, affettuose, con principi e valori invidiabili ma è solo una recita perfetta, degna di un Oscar, poiché è solo una maschera confezionata ad arte dietro la quale si cela il male. Un copione che ripetono pressoché all’infinito solo per nutrire il proprio fragile e insignificativo ego che ottiene soddisfazione dalla manipolazione, dalla disperazione che riescono ad ottenere con gesti e parole. Una lotta al potere, dunque, alla supremazia e all’affermazione ma quello che si conquista è solo orrore.
Un semplice gesto, quindi, quello di domani, un fiore sulla seduta rossa come il sangue che ha macchiato le mani dei predatori d’amore, “sperando che non ci si debba più tornare su quest’argomento in consiglio comunale o con fiaccolate per le vittime di violenza”.
Domani sarà solo il culmine di una serie di eventi e iniziative che l’amministrazione Locci porta avanti ogni anno, “sono molto sensibile a questa tematica – spiega l’assessora anche alle pari opportunità Emanuela Stara – sarà una commemorazione e il ricordo di queste donne che sono morte per mano di uomini assassini. Particolare attenzione all’omicidio di Giulia, in quanto ciò che è differente è la giovanissima età non solo della ragazza ammazzata ma, soprattutto, dell’assassino e questo significa che, probabilmente, non abbiamo non siamo riusciti ad insegnare a questa nuova generazione il rispetto per la propria donna, per la propria sorella, per le donne che vivono, comunque, vicino e che pensano sempre che siano un oggetto di proprietà. Io penso sia un fallimento nostro, delle nostre generazioni, delle persone che adesso ne parlano tanto ma che, eventualmente, non sono state così in grado di trasmettere il principio di libertà, di rispetto”.









