Monserrato, addio al professore che ha raccontato la Sardegna attraverso rocce e i fossili: si è spento a 86 anni Carlo Spano, docente di paleontologia dell’Università di Cagliari. Il ricordo commosso della nipote: “Lascia un ricordo speciale nel cuore di tutti gli studenti che ha istruito con amore e dedizione e che oggi si dedicano a proseguirne il lavoro a diverso titolo.
La sua vita spesa per la conoscenza e per lo studio fino all’ultimo istante”.
Le sue lezioni hanno catturato centinaia di studenti che hanno apprezzato la paleontologia grazie a lui: “Ho amato la sua materia, insegnava sempre con il sorriso” ricorda una sua alunna.
“Nella sua carriera di paleontologo si occupò principalmente di Neogene e in particolare di molluschi miocenici della Sardegna” ricorda “Animali e piante fossili della Sardegna-Daniel Zoboli.
Paleontologo dell’Università di Cagliari, profondo amante del suo lavoro, studioso meticoloso, docente dalle grandi doti comunicative. “Ha trasmesso il suo entusiasmo per la ricerca e lo studio ad intere generazioni di geologi, me compresa e naturalisti” esprime la nipote Elisabetta.
“Lascia un grandissimo patrimonio di pubblicazioni scientifiche che hanno consentito di scrivere tante parti della storia geologica della Sardegna.
Notevole la sua opera divulgativa, la più nota delle quali la mostra senza precedenti sui Mammut a Sa Corona Arrubia con l’Accademia delle scienze di Mosca”.
Domani al S.S. Redentore si svolgerà il funerale.
La sua vita spesa per la conoscenza e per lo studio fino all’ultimo istante”.
Le sue lezioni hanno catturato centinaia di studenti che hanno apprezzato la paleontologia grazie a lui: “Ho amato la sua materia, insegnava sempre con il sorriso” ricorda una sua alunna.
“Nella sua carriera di paleontologo si occupò principalmente di Neogene e in particolare di molluschi miocenici della Sardegna” ricorda “Animali e piante fossili della Sardegna-Daniel Zoboli.
Paleontologo dell’Università di Cagliari, profondo amante del suo lavoro, studioso meticoloso, docente dalle grandi doti comunicative. “Ha trasmesso il suo entusiasmo per la ricerca e lo studio ad intere generazioni di geologi, me compresa e naturalisti” esprime la nipote Elisabetta.
“Lascia un grandissimo patrimonio di pubblicazioni scientifiche che hanno consentito di scrivere tante parti della storia geologica della Sardegna.
Notevole la sua opera divulgativa, la più nota delle quali la mostra senza precedenti sui Mammut a Sa Corona Arrubia con l’Accademia delle scienze di Mosca”.
Domani al S.S. Redentore si svolgerà il funerale.











