“Tutto ha un prezzo, anche uno sciroppino”. Lo dice con lo sguardo smarrito nel vuoto, supportata dai suoi parenti che, per quanto possibile, non le faranno mai mancare nulla, Sara Asunis, la nonnina di Monserrato di 84 anni lasciata senza pensione dalle Poste. È andata nella filiale di piazza Maria Vergine con la certezza di avere quei cinquecento euro di pensione sociale che le consentono di arrivare, pelo pelo, a fine mese: “Ci dispiace, non abbiamo liquidità”. Una risposta, da parte di uno degli addetti alle comunicazioni con il pubblico, che fa fatto gelare il sangue nelle vene dell’anziana: “Non ho replicato, era inutile. Tornerò un altro giorno, ma è chiaro che per me è un grosso disagio”. Una vita da casalinga, il marito scomparso qualche anno fa e poche centinaia di euro che le consentono di vivacchiare. “Pago con regolarità le bollette, tutte, anche se sono aumentate tanto, e tutti i medicinali”, racconta. Non si sarebbe mai aspettata di rimanere a secco all’improvviso, con pochi soldi sul suo conto.
“Per fortuna ho qualcosina nel freezer, qualche coscetta di pollo c’è ancora”, dice. Farà di necessità virtù sino a quando dalle Poste non le erogheranno il dovuto: “È la prima volta che mi capita un fatto simile, spero di essere l’unica persona che ha subìto un trattamento simile”. Solo dopo 4 giorni l’anziana ha ricevuto quanto le spettava.













