Ninni Schirò, 65 anni, da dietro il banco di vendita del suo negozio di abbigliamento ha visto passare tantissimi commessi e collaboratori. Meglio, da dietro i suoi banconi: primo negozio aperto nel 1972, da qualche anno vende abbigliamento nello snodo tra via Alghero e via Garibaldi. Le parole di Alberto Bertolotti, numero uno della Confcommercio Sud Sardegna, “certo un bagnino che abbia voglia di lavorare, in Sardegna troppi pelandroni”, lo trova d’accordo a metà: “Qualche lamentela c’è sempre stata, magari legata a un orario un po’ più lungo rispetto alla norma. C’è chi se n’è andato perché non riceveva gli stipendi puntualmente, ma con la crisi che c’è da anni è normale”.
Il pensiero principale, tuttavia, Schirò, lo rivolge al passato: “Ai miei tempi tutto era pesante e ti dovevi sudare ogni cosa. Oggi l’educazione è totalmente diversa, i figli vengono educati diversamente. Forse”, e qui scatta un evidente mea culpa, “siamo anche noi genitori che li viziamo troppo”.











