Cagliari, giovani pelandroni? “Sì, c’è chi pretende lo straordinario per 10 minuti in più”

Dopo l’attacco del presidente di Confcommercio Sud Sardegna Alberto Bertolotti, “in Sardegna tanti pelandroni”, ecco il parere dei commercianti cagliaritani. Stefano Vannucci: “Ho avuto in negozio un ragazzo diplomato che lavorava disprezzando ciò che faceva, anziché muovere il sederino voleva subito il lavoro dei suoi sogni”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA. Cosa ne pensate?


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

“In Sardegna troppi pelandroni?”. Lo sfogo di Alberto Bertolotti, presidente di Confcommercio Sud Sardegna, alla “disperata” ricerca di un bagnino per il suo stabilimento di Chia, fa breccia tra i venditori cagliaritani. Stefano Vannucci, 53 anni, ha un negozio di abbigliamento in via Garibaldi. Da qualche anno lo gestisce insieme al suo socio, ma prima la “famiglia” era allargata anche ai dipendenti: “Prima. O sei bravo o non sei bravo, se sei pretenzioso meglio restarsene a casa. C’è chi mi ha chiesto lo straordinario perché ha fatto dieci minuti di lavoro in più”, afferma il commerciante. “Ho avuto un ragazzo diplomato che guardava il lavoro di commesso con disprezzo perché sognava di fare ciò per cui aveva studiato. Ma il lavoro è poco, è logico che all’inizio devi muovere il sederino in una realtà” che magari non ti piace, ma che “ti permette di farti soldi onestamente. Dopo un mese è andato via”.
Altri giovani passati dentro il negozio? “No, non hanno nemmeno iniziato perché poi abbiamo deciso di continuare, insieme al mio collega, di proseguire l’attività per conto nostro, senza aiuti. Magari a qualcuno piove il lavoro dal cielo”, dice, ironico, Vannucci. Giovani un po’ troppo pelandroni, quindi, volendo tirare le somme? Nessun dubbio: “Sì, purtroppo sì”.


In questo articolo: