Il papà purtroppo è deceduto al Santissima Trinità il 18 novembre a causa del coronavirus dopo poche settimane di ricovero trascorse tra il reparto di cardiologia e quello di rianimazione.
Quando i familiari hanno ritirato i suoi oggetti si sono accorti che mancavano una catenina e un bracciale e dentro il borsone, oltre agli indumenti, c’erano dei rifiuti umidi, una discarica insomma con vermi e moscerini inclusi.
“Io sono andata a ritirare la sua roba venerdì 22 e mia mamma domenica ha aperto il borsone dove all’interno abbiamo trovato purtroppo dei resti di umido in stato di decomposizione con vermi, moscerini e delle muffe. C’era anche la sua roba ma mancava la sua catenina e il suo bracciale. Questi rifiuti – spiega Federica Ragazzo – oltretutto sono stati tenuti quasi 3 mesi, lui è stato ricoverato il 26 di ottobre oggi è 25 gennaio. Non è stata una scoperta piacevole per mia mamma, abbiamo ovviamente allertato i carabinieri di Selargius che hanno visto tutto perché la cosa è veramente squallida. Non riusciamo ancora a capire come possa essere successo, siamo increduli e senza parole.
Mio papà aveva 68 anni, era pensionato, siamo ancora molto scossi. Abbiamo inviato anche una mail all’Ats indicando tutto l’accaduto”.
“Sono trascorsi diversi mesi prima che recuperassimo i suoi averi anche per motivi di sicurezza, dai carabinieri dovremmo tornare nei prossimi giorni per presentare la denuncia”.
Risentite qui l’intervista a Federica Ragazzo del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu
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