“Migranti algerini in Sardegna, situazione insostenibile: il Governo pattugli il mare con la Marina militare”

Polemiche dopo il caso del carabiniere ferito alla testa dalla bottiglia lanciata da un ospite del centro di Monastir. Deidda (FdI): “Piena solidarietà. Dal Governo Conte un decreto che spalanca i porti, zero provvedimenti sugli sbarchi degli algerini”


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“Ho chiesto al Governo, attraverso il nostro ordine del giorno, di avviare un’attività di pattugliamento della Marina Militare nelle acque internazionali in accordo con l’Algeria e delle Autorità internazionali,  al fine di interrompere il costante flusso migratorio”. A dirlo è il deputato sardo di Fratelli d’Italia, Salvatore Deidda, che attacca l’esecutivo: “Dal Governo un decreto che spalanca i porti. Su sbarchi algerini zero provvedimenti”.

 

 

 

 

“La situazione nell’Isola è diventata insostenibile. Proprio questa notte, infatti, sulla strada statale 131 tre algerini sono stati fermati e mentre venivano soccorsi e riportati al centro di prima accoglienza di Monastir uno di loro ha spaccato una bottiglia in testa ad un carabiniere al quale ribadiamo tutta la nostra piena solidarietà”, ricorda il deputato meloniano. “Il Governo giallorosso continua ad ignorare le denunce e proposte di Fratelli d’Italia che coincidono con quelle di Yassine Belkassem coordinatore nazionale della rete delle associazioni della comunità marocchina in Italia che in una nota spiega che ‘purtroppo nell’estrema instabilità del paese del gas e del petrolio i giovani algerini chiedono dignità e di porre fine alla corruzione, agli alti tassi di disoccupazione e alla repressione delle manifestazioni, in un paese dove l’unica prospettiva rimasta sembra quella di emigrare. La migrazione clandestina algerina in Sardegna è alla quotidianità. Una brutta aria che tira, e un pessimo messaggio che l’Algeria manda a se stessa e alla Sardegna. Inaccettabile il continuo degli sbarchi alle coste italiane davanti agli occhi delle autorità algerine. Tutta la nostra solidarietà alla Sardegna”.


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