Sarà la tensione mediatica trasmessa in questi mesi da tv e giornali, ansie e timori spesso inutili a sentir parlare di migranti e di malattie di cui soffrono, ma questa mattina ci sono stati momenti di tensione tra i pazienti in attesa (tra loro mamme e bambini), nell’ambulatorio di ematologia pediatrica al primo piano del Microcitemico. Si è scatenato il panico generale tra una trentina di persone in fila per le consuete visite, quando in reparto hanno fatto ingresso due donne di colore, con i rispettivi bimbi in grembo di pochi mesi, avvolti nelle coperte, accompagnati da un mediatore culturale che era con loro.
TENSIONI E PAURE. Migranti insomma, mamme di colore disperate e piccole creature che vivono il dramma in una nuova terra, tra sbarchi e traumi evidenti: alcune voci che circolavano in mattinata azzardavano l’ipotesi (ma non è ancora accertato) che i piccoli neonati manifestassero i sintomi evidenti di scabbia o addirittura che ci fosse un probabile caso di Tbc, dubbi che hanno creato alcuni momenti di palese agitazione all’interno della piccola sala d’attesa dell’ambulatorio. Una reazione a catena tra un numeroso gruppo di mamme, che avevano paura per i loro figli e hanno inscenato una infuocata protesta: “ Noi ci siamo allarmate ne abbiamo protestato perché sono passate prima di noi, che tra l’altro eravamo in attesa da diverse ore – racconta una mamma 38enne cagliaritana, con accanto la figlioletta – ma perché è stata una situazione improvvisa, chi ci garantisce che potevamo stare tranquilli con le notizie che si sentono in giro? Abbiamo avuto una forte paura e anche adesso – conclude – stiamo vivendo questa vicenda con ansia e forte timore”.
DIREZIONE SANITARIA MICROCITEMICO. Nel reparto in questione, per le dovute precauzioni del caso e per la tranquillità degli utenti e pazienti, sono state immediatamente attivate le procedure di sanificazione dei locali, sebbene tengono a tranquillizzare gli stessi medici e operatori sanitari, quando capitano queste vicende con visite o altri trattamenti, chi arriva in ospedale (in questo caso trattasi di migranti) è già sotto stretta osservazione medica o trattamento sanitario preventivo e gli eventuali casi di contagio sono pressoché nulli. A confermare e gettare acqua sulle infuocate polemiche, è lo stesso professor Paolo Moi, direttore della Clinica Pediatrica dell’Ospedale Microcitemico di via Jenner.
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