Ha 43 anni ed è di Quartucciu, Sando Loporto. Un nome conosciuto nel mondo sportivo, è infatti presidente di un’associazione dilettantistica di volley, “ruolo per il quale non prendo nemmeno un euro”. Le domeniche, dal 2010 e sino a tre mesi fa, Loporto ha venduto abbigliamento e oggettistica varia nel microcosmo molto “originale” che ruota attorno al mercatino di piazzale Trento a Cagliari: “Mi mettevo nelle stradine laterali, ho una bella bancarella abbastanza grande. Adesso come farò per vivere? In un mese, quattro domeniche, riuscivo a farmi non più di trecento euro. Ho due genitori anziani e malati, anche mio fratello non sta bene e devo seguirlo. Quando moriranno loro, che cosa ne sarà di me?”, chiede, con molta tristezza, Loporto.
“Stiamo già facendo la fame da tre mesi, cioè da quando è iniziato il lockdown legato al Coronavirus. Lunedì contiamo di andare a protestare e a farci sentire sotto le finestre del sindaco Truzzu. Lui deve trovare una soluzione per le centinaia di persone che riuscivano a guadagnarsi qualcosina col mercatino”. E, anzi, Loporto ha già pronta una proposta, per quanto sia difficile che possa trovare accoglimento: “Il Governo vuole creare la figura dell’assistente civico? Bene, perchè il sindaco di Cagliari non impiega loro, o chi percepisce il reddito di cittadinanza, per far controllare che dentro il mercatino e nelle strade limitrofe tutto fili lsicio?”.








