Pressing sul sindaco della città di Sanluri che copre il ruolo anche di consigliere regionale, in tanti lo avrebbero voluto come candidato alla presidenza “ma i ruoli in politica si ricoprono solo per fare un buon lavoro a vantaggio dei cittadini e non per vincere e sommarli come fossero medagliette in più”.
A fine mese saranno Giuseppe De Fanti, Guspini, e Italo Carrucciu, Lunamatrona, a contendersi la poltrona più importante della piccola provincia pronta a fare nuovamente ingresso nella suddivisione dei confini della regione. Nemmeno trenta comuni, una sola città e tante le emergenze da affrontare: dalle strade allo spopolamento, dal lavoro che scarseggia ai servizi essenziali che vacillano.
Il nome, che da subito, sembrava essere quello più scontato, ossia del sindaco di Sanluri, invece manca dalle liste ed è proprio Alberto Urpi a spiegare il perché: “Dopo i tantissimi messaggi e chiamate di amministratori e cittadini che mi avrebbero voluto candidato alla Presidenza della Provincia, adesso che sono state presentate le liste posso fare un po’ di chiarezza, con poche e semplici parole: poco più di un anno fa (e con voto diretto) sono stato eletto in Consiglio Regionale come il consigliere più votato della provincia e come uno dei più votati in Sardegna con circa 4.000 preferenze; da quel giorno mi sono impegnato senza sosta, non più solo come Sindaco, ma anche in Regione come rappresentante del territorio. Ecco, in questa fase, ho semplicemente scelto di continuare a fare (spero bene) ciò ho iniziato, continuando a svolgere con responsabilità e con passione il ruolo di Consigliere Regionale e di Sindaco. Cerco di fare bene ciò che sto già facendo insomma”.
“Avrei vinto anche come Presidente della Provincia? Può darsi di si, ma i ruoli in politica si ricoprono solo per fare un buon lavoro a vantaggio dei cittadini e non per vincere e sommarli come fossero medagliette in più. Non sono un collezionista di ruoli in ogni situazione, voglio solo collezionare azioni e risultati conseguenti”.
Urpi però non chiude la porta però: “In un contesto diverso mi sarei candidato volentieri, e lo valuterò in futuro, ma stante la attuale situazione di totale incertezza politica /amministrativa (ossia la probabile decadenza della Todde e quindi le eventuali imminenti elezioni regionali, la gestione di eventuali ricorsi per ipotetiche incompatibilità con una legge statutaria oggi in via di rivisitazione, una nuova norma sull’elezione diretta provinciale che parrebbe in arrivo, etc) ho scelto invece di dare pieno seguito alla azione che porto avanti in Consiglio Regionale”.
Urpi, infine, promette comunque appoggio e sostegno alla nuova provincia al fine di lottare, tutti insieme, per far uscire il territorio dall’immobilismo in cui da anni è sprofondato: “Continuerò a mettere in campo tutto il mio impegno per il territorio e per la nostra Provincia che, in questa fase, sosterrò con forza e in tutti i modi dai banchi del Consiglio Regionale e da Sindaco”.












