Gli arretrati per i mille medici di famiglia della Sardegna “maturati” dal 2021 alla primavera del 2024? Non sono mai arrivati nelle tasche dei camici bianchi, nonostante gli spettassero di diritto. Ecco l’ennesima tegola sulla sanità isolana disastrata. I conti, ai tanti dottori che visitano anche una ventina di cittadini al giorno, non sono presto tornati. Il tesoretto di svariate migliaia di euro (a ogni dottore spetta 1,90 euro per ogni paziente visitato) è rimasto immobile nelle casse dell’Ares, l’Agenzia regionale della salute. E così, uno dopo l’altro, sono arrivati i messaggi di sdegno e di lamentele ai vertici dell’associazione che si occupa di tutelare ogni medico di famiglia, la Fimgg: “Si tratta di fondi che, nell’ultimo accordo, erano previsti come arretrati da inserire alla voce quota variabile. Dal 3 aprile scorso dovranno essere destinati alle nostre attività per le patologie croniche”, spiega il presidente regionale Umberto Nevisco. Una mancanza che crea comunque disagi e quella sensazione di non essere considerati per il giusto valore dai vertici della sanità della Sardegna.
“Già da qualche mese abbiamo fatto presente la situazione, portando tutti i documenti alla stessa Ares”, prosegue Nevisco, “che ha comunque temporeggiato, in attesa di convincersi a dover erogare i fondi, nonostante le carte parlassero chiaro. Ci auguriamo che la promessa venga mantenuta da chi di dovere”.










