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La famiglia di Mattia Ennas non crede al suicidio. E numerosi amici e conoscenti sono convinti che al giovane quartese che qualche giorno fa è precipitato da un palazzo in via Binaghi sia stata “una trappola”. Il corpo del giovane non sarà cremato dopo il funerale di oggi e stamattina la famiglia Ennas ha dato mandato all’avvocato Gianfranco Piscitelli che dovrà opporsi all’archiviazione. L’istanza sarà presentata domani. Il legale incaricato farà al magistrato una richiesta di ulteriori indagini basata su elementi emersi in queste ultime ore grazie alle testimonianze fornite da amici e conoscenti che stanno collaborando. “Non c’è nulla di certo”, spiega Piscitelli, “ma non vogliamo lasciare nulla al caso. La famiglia vuole scoprire se si è davvero ammazzato e soprattutto perché in quel posto”.