Insegna da quarant’anni Elettronica al Nautico Buccari di Cagliari, Massimo Locci, 60 anni. Non è vaccinato contro il Covid e chiede anche lui, a gran voce, l’introduzione dei tamponi salivari: “Sono meno invasivi dei tamponi nasali, veloci e meno costosi e abbastanza efficaci. Il vaccino? Non l’ho fatto perchè c’è confusione, devo riflettere ancora di più”, dice. E il green pass? “Mi sembra sia una coercizione, il Governo perchè non mette l’obbligo vaccinale se è sicuro degli attuali vaccini? Così come hanno fatto stanno tagliando fuori chi non accetta di essere vaccinato per ragioni di ideali, titubanza o paura. Non sono certo un furbetto, preferisco aspettare”. Intanto, però, tra qualche settimana, senza almeno la certificazione di un tampone ogni 48 ore, resterà a casa, sospeso e senza stipendio: “Un’assurdità, per la scuola sarei assente ingiustificato ma, per scoprire che non ho il green pass, dovrei proprio andare lì”.
“Penso che non permettere a chi non è vaccinato o non vuole fare i tamponi di non lavorare sia grave, molte farmacie non hanno più tamponi e ci sarà, appena torneranno, una corsa agli acquisti. Non sono certo un no vax, ma da libero cittadino ritengo di avere la possibilità di scegliere se vaccinarmi o meno”.