Oltre 120 milioni di euro di investimenti a rischio per il porto di Cagliari. Una serie di progetti pronti per essere realizzati ma che rimarranno bloccati, primo fra tutti la zona franca doganale, ma anche la darsena del porto Foxi, e la passeggiata lungo il molo Dogana. A fare i conti é l’ormai ex presidente dell’Autorità portuale, Piergiorgio Massidda, revocato dal suo incarico due giorni fa, dopo la sentenza del Consiglio di Stato, che lo ha ritenuto inidoneo a ricoprire il ruolo per mancanza di titoli e competenze. E all’orizzonte l’arrivo di Luna Rossa a Cagliari, per tre anni. “Ci siamo inventati di tutto per accoglierli – ha spiegato Massidda durante la conferenza stampa di questa mattina – Ora che io non sono più a capo del porto faccio un appello alle altre istituzioni, sindaco Zedda e governatore Cappellacci, affinché si impegnino per questo evento, al limite sono pronto a pagare io la concessione”.
Riguardo la sentenza del Consiglio di Stato l’ex senatore del Pdl ha detto che “va contro l’evidenza, sembra quasi che i titoli valgano più delle capacità. Quando sono arrivato, due anni fa, ho trovato un porto in condizioni pietose, e da buon fisiatra ho fatto di tutto per riabilitarlo, come fosse un paziente malato. Ho rinunciato alla poltrona d’oro da senatore per prendermene cura e fare qualcosa per la città e per le nuove generazioni, rinunciando al vitalizio: tutto questo perché amo Cagliari”.
All’orizzonte una eventuale nomina come commissario straordinario. “Ho ricevuto molti attestati di stima anche dall’estero – ha detto emozionato Massidda – e otto proposte di lavoro. Amo la Sardegna, e anche se per rabbia avrei voglia di mollare tutto, non me la sento di rifiutare una possibile nomina come commissario”.
“In questi due anni – ha aggiunto Massidda – il porto é cresciuto, diventando il terzo in Italia, questo anche grazie alla mia esperienza politica maturata in 17 anni in Parlamento. Una cosa che ha dato fastidio a molti, tra l’altro ho avuto l’impressione che qualcuno sapesse della sentenza prima ancora che venisse depositata”.
Durante l’incontro con la stampa Massidda ha poi fatto un elenco di cosa si stava accingendo a fare per il porto. “Proprio lunedì – ha sottolineato – avrei dovuto firmare l’accordo per la darsena pescherecci. Per la zona franca doganale manca solo la mia firma per cominciare con i primi 10 ettari. Era prevista la riqualificazione del porto Foxi, ad oggi completamente abbandonato, e del padiglione Nervi, per cui erano già stati trovati i fondi. E poi c’è il completamento del porto Canale, la realizzazione del parco Sant’Efisio, la passeggiata lungo il molo Dogana, e la stazione marittima nel molo Sabaudo. Tutta una serie di progetti che con coraggio ho portato avanti, e ora rischiano di essere bloccati”. Guardate la conferenza stampa di Massidda nel video realizzato da Chicco Lecca e Alessandro Argiolas.