Ci vuole così tanto a capire che la Sardegna non è luogo idoneo ad accogliere migranti?”. Così Piergiorgio Massidda a commento della protesta degli oltre 200 immigrati che nella mattinata di oggi hanno occupato la rotonda di via Cadello e inscenato una manifestazione a Pirri.
“Quello che è accaduto questa mattina deve indurci a una profonda riflessione. È evidente che manca una vera e propria filiera dell’accoglienza, in cui ognuno sa cosa deve fare e come farlo e soprattutto mancano le risorse umane ed economiche sufficienti ad affrontare il problema. Queste persone vengono abbandonate a se stesse rischiando di diventare facile preda della criminalità organizzata.
I 260 immigrati scaricati nel centro di Cagliari all’ex Motel Agip non vogliono essere identificati e ingrosseranno le fila delle centinaia di fantasmi arrivati nell’ultimo anno che già girano indisturbati per l’Isola; alla faccia dell’innalzamento del livello di sicurezza legato al terrorismo. Come pure i 3 scafisti appena scagionati per insufficienza di prove. Questa non è né accoglienza né solidarietà, in questa maniera si crea solo disordine, si favoriscono reazioni razziste, si alimentano le paure dei cittadini.
Non si aiutano certo disperati che arrivano dalla guerra e dalla fame. Crediamo sia abbastanza per avvalorare il fallimento delle operazioni di accoglienza. La realtà è un’altra cosa, non possiamo continuare a ricevere persone che non vogliono rimanere qui, in un’Isola che non gli permette di raggiungere il Nord Europa. Non possiamo farlo in una situazione di grande fragilità del nostro tessuto economico e con l’impreparazione che si sta palesando questi giorni. Cosa deve succedere perché si ponga fine a una situazione che diventerà incontrollabile con le migliaia di arrivi previsti per i prossimi mesi?”.











