Sergio Marracini dopo il vaccino a Radio Casteddu:”Facciamolo tutti, il 5 per cento di medici e infermieri sardi rifiutano”
64 anni, direttore sanitario, ha dato l’esempio sottoponendosi al vaccino tra i primi: “Sto benissimo, a distanza di poche ore non mi sono cresciute le orecchie tanto meno la coda. Effetti collaterali chiaramente non ce ne sono, è da fare, tutti lo devono fare. La puntura non fa male, non me ne sono neanche accorto.
L’organizzazione sta prendendo forma, ci siamo già fatti un programma, c’è un gruppo molto valido che si è formato in Ats e che sta formando, a sua volta, altri operatori per distribuirli poi sul territorio. Quindi siamo partiti. Io penso che entro il 20 di gennaio avremo vaccinato tutti gli operatori sanitari che ovviamente aderiscono, per il momento non si può far violenza su nessuno, qualche operatore so che si vuole tirar fuori.
Mi dispiace perché ovviamente non è un buon segnale, nel senso che il vaccino è fondamentale per liberarci da questa maledizione”.
Due sono le dosi, la seconda da ripetere 21 giorni dopo la prima e l’efficacia del vaccino è attesa dopo la prima settimana dalla conclusione delle somministrazioni: “La prossima iniezione io ce l’ho tra 20 giorni giorni e diciamo che se la macchina va veloce, come io credo, noi per quest’estate possiamo considerare di aver vaccinato una percentuale di popolazione tale da aver bloccato o comunque arginato di molto la pandemia in Sardegna”.
Ma come funziona la vaccinazione per i cittadini? “Si faranno delle chiamate sulla base delle linee guide che sono state date dal ministero della salute e quindi si partirà con i soggetti più fragili come gli anziani.
Pian piano sarà avviato per tutti gli altri, cercando di coprire, appunto, il maggior numero di popolazione e una volta che si arriva a una copertura del 70% possiamo dire di aver bloccato il virus.
il 5% del personale sanitario si è sottratto, non ha aderito, e mi auguro che questa percentuale si abbassi quantomeno vedendo che ai primi vaccinati non succede niente.
Le motivazioni sono quelle che girano nel web, sono motivazioni alimentate dai circuiti dei social, che non hanno nessun supporto scientifico. Anzi, tutt’altro”.









