La musica ha spesso il potere di trasformare il dolore in bellezza, di catturare l’essenza di un ricordo e di condividerlo con il mondo. È esattamente ciò che sta accadendo con “Mariposa”, un brano toccante nato da Sóleandro che ha voluto rendere omaggio alla memoria di Gaia Costa, la giovane vittima della tragica vicenda di Porto Cervo.
Nei giorni in cui la Sardegna veniva scossa dalla notizia della tragedia, l’artista era immerso nella creazione di un nuovo brano. La musica lo avvolgeva, un’ispirazione quasi magica che gli ricordava le ali di una farfalla posatasi, fugacemente, sulla sua chitarra. Poi, l’inaspettato: l’invito a cantare “Savitri” al funerale di Gaia. Con un groppo in gola, riuscì a trovare la forza di eseguire il brano davanti agli occhi commossi dei genitori, degli amici più cari e di tutta la comunità, un momento di condivisione e profonda vicinanza.
Tornato a casa, il pensiero di Gaia non lo abbandonava. Quel sorriso fiero, quegli occhi sinceri e penetranti, erano impressi nella sua mente. Fu allora che prese la decisione di intitolare il suo nuovo brano “Mariposa”, farfalla, dedicandolo interamente alla memoria di Gaia, affinché il suo ricordo possa vivere per sempre attraverso le note.
Ora, Sóleandro è alla ricerca di un coro sardo tradizionale. L’obiettivo è che le voci di questo coro possano rappresentare l’intera comunità sarda, cha provato un affetto profondo per “quest’angioletto volato via troppo presto”. L’unione di queste voci tradizionali darà a “Mariposa” una risonanza ancora più forte, trasformandola in un abbraccio collettivo di dolore, speranza e ricordo.
(Carlo Marras Photography)













